Testamento biologico, la svolta in Lombardia: sarà possibile depositarlo anche negli ospedali

Approvato un ordine del giorno che amplia l’accesso alle DAT. L’Associazione Coscioni: “Un passo avanti concreto per l’autodeterminazione”

Una svolta concreta sul fronte dei diritti civili e sanitari arriva da Regione Lombardia, dove è stato approvato, nel corso della Sessione di Bilancio, un ordine del giorno a firma Paladini-Palestra (Patto Civico), promosso dall’Associazione Luca Coscioni, che impegna la Regione a permettere il deposito delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) anche presso ospedali e strutture sanitarie pubbliche, oltre che al Comune di residenza o dal notaio come attualmente previsto dalla legge 219/2017.

Le DAT, più comunemente note come testamento biologico, sono lo strumento con cui ogni cittadino può dichiarare anticipatamente le proprie volontà in merito ai trattamenti sanitari, nel caso in cui, in futuro, non sia più in grado di esprimerle in modo consapevole.

A rendere ancora più concreta questa apertura è lo stanziamento di 100mila euro destinati all’implementazione del servizio e alla sua promozione, così da colmare il gap informativo che finora ha reso il diritto poco fruibile.

«Finalmente viene riconosciuto il ruolo centrale della sanità regionale – ha commentato Cristiana Zerosi, coordinatrice lombarda dell’Associazione Coscioni – Il sistema sanitario è il luogo naturale e più accessibile per rendere davvero effettivo questo diritto».

L’Associazione Luca Coscioni ha già annunciato che vigilerà affinché l’ordine del giorno si traduca in una delibera attuativa, che consenta a tutti i cittadini lombardi di esercitare pienamente il proprio diritto all’autodeterminazione anche in ambito sanitario.

Un cambiamento che potrebbe aprire la strada a una più ampia sensibilizzazione sul tema delle DAT, e che punta a semplificare l’accesso a uno strumento fondamentale di libertà individuale.