Addio a Massimo Caracciolo, pioniere delle radio libere italiane

Nel 1973 accese RSM sul Sacro Monte: da Varese, la voce che arrivò fino in America

VARESE – Si è spento oggi, venerdì 8 agosto, all’età di 77 anni Massimo Caracciolo, tra i primi editori radiofonici italiani e fondatore di Radio Sacro Monte (RSM), la prima emittente libera nata nel 1973 nella Città Giardino. Era lui l’anima di quella voce trasmessa dai 103.4 MHz, che per anni ha portato la musica e le notizie dal Sacro Monte in tutto il Varesotto e ben oltre.

Dalla cima del Sacro Monte all’FM nazionale

Radio Sacro Monte – oggi ricordata anche per la sua potente frequenza, ora occupata da Radio Birikina – ebbe vita breve con quel nome. Dopo la scissione della società nel 1974, cambiò pelle mantenendo lo storico acronimo e diventando Radio Sound Music, poi Reteotto, e infine Otto FM, che Caracciolo ha guidato fino al 2023, prima che l’emittente entrasse a far parte del gruppo Klasse Uno Network.

Una voce italiana nel mondo

Sempre all’avanguardia, Reteotto è stata nel 1992 la prima radio italiana a sperimentare la trasmissione via satellite, raggiungendo già nel 1994 ascoltatori in Germania e Inghilterra, e nel 1995 anche in America. “L’idea – spiegava Caracciolo nel 2000 – nacque pensando agli italiani all’estero, circa 60 milioni: volevamo portare loro un po’ di casa, ovunque fossero”.

Dall’FM alla frontiera del digitale, Caracciolo ha incarnato lo spirito pionieristico della radio libera italiana, portando una voce varesina nel mondo quando internet non esisteva ancora. Oggi, a Buenos Aires come a Londra, resta vivo il ricordo di un’emittente che fu molto più di una radio locale.