La Madonna Pellegrina di Fatima in visita al carcere di Varese

Tre giorni di preghiera e speranza per detenuti, personale e famiglie nell’anno del Giubileo 2025

La statua della Madonna Pellegrina di Fatima ha fatto tappa all’Istituto dei Miogni di Varese, in un’iniziativa voluta e organizzata in collaborazione con don Raffaele Grimaldi, ispettore generale dei cappellani delle carceri italiane, padre Carlos Cabecinhas, rettore del Santuario di Fatima, i responsabili nazionali dell’Apostolato mondiale di Fatima in Italia, mons. Giovanni D’Ercole e don Vittorio De’ Paoli, e don Matteo Rivolta, cappellano della Casa circondariale varesina.

L’evento si ispira alle parole di Papa Francesco contenute nella bolla di indizione del Giubileo ordinario 2025, Spes non confundit, che richiama la speranza come messaggio centrale e invita a offrire ai detenuti “un segno concreto di vicinanza” per guardare al futuro con fiducia, trovando nella Madre di Dio la testimone più alta.

La statua è arrivata venerdì 8 agosto con un momento di preghiera aperto a tutto il personale in servizio, per poi essere portata all’interno della sezione detentiva, dove è rimasta fino alla messa di domenica 10 agosto. Sabato 9 agosto ha fatto tappa anche alla chiesa della Brunella, a pochi passi dal carcere, per un incontro di preghiera rivolto ai familiari dei detenuti, prima di rientrare all’istituto.

«Si ritiene tale iniziativa di grande valore – spiegano dai Miogni – capace di offrire un’occasione di intensa riflessione e ascolto del Vangelo nell’anno del Giubileo della Speranza 2025».