Tragedia ai World Games in Cina. Atleta italiano stroncato dal caldo estremo

Mattia Debertolis, Il 29enne trentino che rappresentava la nazionale italiana (nelle immagini dal web), era stato colpito da un malore durante la gara inaugurale dei World Games quando si trovava ad affrontare condizioni climatiche proibitive, con temperature che avevano raggiunto i 43 gradi

CINA – Mattia Debertolis, azzurro della nazionale italiana di corsa orientamento, è morto lunedì 11 agosto in ospedale a Chengdu. Il 29enne trentino era stato colpito da un malore durante la gara inaugurale dei World Games quando si trovava ad affrontare condizioni climatiche proibitive, con temperature che avevano raggiunto i 43 gradi.

Durante la gara il suo GPS ha smesso di trasmettere. Inizialmente ritenuto un malfunzionamento tecnico, quel fermo era invece il segnale del suo crollo. Il ritardo nell’arrivo dei soccorsi, dovuto alla posizione sprovvista di punti di controllo presidiate, potrebbe essere stato fatale in condizioni di ipertermia così severe.

Mattia era un ingegnere civile che viveva e lavorava a Stoccolma. Momenti concitati hanno seguito il malore. La madre e il fratello sono volati in Cina, il Ministro per lo Sport Andrea Abodi e le rappresentanze diplomatiche italiane hanno attivato procedure d’urgenza per garantirgli cure avanzate, ma nonostante gli sforzi, le condizioni sono precipitate fino al tragico epilogo.

La Federazione italiana Sport Orientamento (FISO), nel comunicare la notizia, ha voluto omaggiare la sua figura con parole cariche di affetto.

Le parole di sgomento della FISO

“Mattia ci ha lasciato, assistito fino in fondo dalla madre Erica, dal fratello Nicolò, dal resto della famiglia in Italia con il papà Fabio, la compagna Jessica, i nonni, dal presidente della sua società Gabriele Viale, dal CT Stefano Raus e dai suoi compagni di squadra Francesco, Anna e Caterina, da Alessio Tenani e Riccardo Scalet, da tutta la governance della IOF e dal Comitato Organizzatore dei World Games, dai medici e dagli infermieri dell’Ospedale di Chengdu, dai rappresentanti del Governo italiano in Cina, dal nostro amore e da quello di chi ti ha conosciuto ovunque nel mondo. Ciao Mattia, faremo tutti del nostro meglio per onorare il tuo ricordo.”