Il mercato italiano delle auto elettriche mostra segni di ripresa ma rischia di rimanere indietro rispetto agli ambiziosi obiettivi europei. Nel primo semestre del 2025 sono state immatricolate 50.539 auto elettriche con un aumento del 29 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024 e una quota di mercato salita al 5,2 per cento.
Il Piano nazionale integrato energia e clima prevede che entro il 2030 circolino in Italia 4,3 milioni di veicoli elettrici. Tuttavia secondo la Fondazione Eni Enrico Mattei anche se le vendite dovessero superare le novantamila unità nel 2025 il parco circolante elettrico arriverebbe a meno di 370.000 veicoli.
Il governo ha stanziato 597 milioni di euro di incentivi che dovrebbero sostenere l’acquisto di circa 39.000 veicoli ma questa cifra appare insufficiente per colmare il divario con gli obiettivi europei.
Le difficoltà italiane derivano anche da problemi strutturali come il costo elevato delle auto elettriche la scarsa rete di ricarica e una distribuzione degli incentivi che non favorisce una pianificazione a medio termine da parte dei cittadini. Da qui l’appello a politiche integrate che vadano oltre i bonus e i sussidi sporadici.
Antonio Sileo direttore del programma “Sustainable Mobility” di Feem ha spiegato che anche ipotizzando di superare le novantamila immatricolazioni nel 2025 il parco circolante arriverà a meno di 370.000 auto elettriche un traguardo lontanissimo da quello imposto dall’Unione europea.
Fabio Pressi presidente di “Motus E” ha commentato che la rapidità di utilizzo dei fondi dedicati alle auto elettriche dimostra da un lato il crescente interesse per questa tecnologia e dall’altro l’urgenza di politiche incentivanti costruite con respiro più programmato e orientate al medio periodo.