Presto diremo addio al Registro delle opposizioni, potrebbe non essere più necessario: dal 19 agosto 2025 gli operatori telefonici saranno infatti obbligati a bloccare in automatico le chiamate moleste provenienti dall’estero ma mascherate con un numero fisso italiano. È la nuova misura introdotta dall’Agcom per contrastare l’uso fraudolento di numeri telefonici contraffatti, tecnica con cui call center e truffatori riescono a ingannare gli utenti inducendoli a rispondere.
La prima fase della sperimentazione riguarderà i soli numeri fissi. Le chiamate provenienti realmente dall’estero continueranno a transitare regolarmente con il prefisso corretto, come +33 per la Francia o +44 per il Regno Unito.
Lo spoofing spiegato
«Il Cli Spoofing – spiega Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti – è una tecnica che permette a chi chiama di mascherare il proprio numero, facendo apparire un ID chiamante diverso da quello reale. Il destinatario, convinto di rispondere a un numero italiano, in realtà cade in un inganno spesso orchestrato da call center illegali per proporre contratti o investimenti fraudolenti».
La seconda fase: anche i cellulari nel mirino
Il 19 novembre 2025 scatterà la fase due, che estenderà i filtri anche ai numeri mobili italiani camuffati. In questo caso il controllo sarà più sofisticato: gli operatori dovranno verificare, tramite i dati di roaming, se il chiamante si trovi davvero all’estero. In caso contrario, la telefonata verrà bloccata automaticamente.
Gli operatori avranno l’obbligo di adeguarsi in tempi rapidi, pena sanzioni fino a 1 milione di euro. La misura, più incisiva del Registro delle opposizioni perché agisce direttamente sull’infrastruttura di rete, rappresenta un passo avanti decisivo contro lo spam telefonico. Resterà tuttavia fuori dal perimetro dei filtri il telemarketing domestico, ossia quello che parte da numeri reali italiani.