Alla fine, ha ammesso, la verità è uscita a galla. Nel corso del processo per la morte dell’attore Matthew Perry (https://www.laprovinciadivarese.it/il-naufragio-del-modello-americano-quando-ncy-era-lisola-felice-e-chandler-era-uno-di-noi-336742/) Jasveen Sangha, nota come “la regina della ketamina”, ha scelto di dichiararsi colpevole. È accusata di aver distribuito la sostanza che ha provocato la sua morte e di aver gestito un locale presente attività legate al traffico di droghe.
La donna ha ammesso cinque capi d’accusa tra cui distribuzione di ketamina, possesso di sostanze ilícites e distribuzione con conseguenze gravi o letali per la vittima. Con questo passo si chiude il cerchio di verifiche legali nei confronti dei cinque imputati coinvolti.
Tra gli altri accusati ci sono due medici, l’assistente personale di Perry e il suo fornitore di fiducia, tutti già ritenuti colpevoli. Secondo gli investigatori il gruppo ha sfruttato i problemi di dipendenza dell’attore per trarne profitti economici.