Sofia Raffaeli continua a scrivere la storia della ginnastica ritmica italiana. La ventunenne di Chiaravalle ha conquistato la medaglia di bronzo nell’all-around ai Mondiali in corso a Rio de Janeiro, confermandosi tra le grandi protagoniste della disciplina.
Il titolo iridato è andato alla tedesca Darja Varfolomeev, che con 121.900 punti ha bissato il successo del 2023 a Valencia. Argento per la bulgara Stiliana Nikolova (119.300), mentre l’azzurra ha chiuso a quota 117.950. Ai piedi del podio la campionessa europea Taisiia Onofriichuk.
Una carriera già leggendaria
Per Raffaeli si tratta del terzo podio mondiale consecutivo e di un nuovo traguardo in una carriera ricca di successi: cinque ori iridati, sei titoli continentali, numerosi piazzamenti e medaglie in Coppa del Mondo, oltre allo storico bronzo conquistato alle Olimpiadi di Parigi 2024.
La campionessa marchigiana ha iniziato la gara con un esercizio al cerchio da 30.550 punti, miglior punteggio assoluto di specialità. Qualche imprecisione negli attrezzi successivi (palla, clavette e nastro) le ha impedito di lottare per le prime due posizioni, ma non di salire ancora una volta sul podio.
Le parole della protagonista
«Sono molto soddisfatta di questa finale – ha dichiarato – questa medaglia la dedico alla mia famiglia, alla Ginnastica Fabriano, alla Federazione e alle Fiamme Oro che mi hanno sempre sostenuta. Domenica ci saranno le finali di specialità, sia io che Tara saremo in gara: fate tanto tifo per noi».
Dragas, debutto incoraggiante
Accanto a Raffaeli c’era anche Tara Dragas, alla sua prima finale mondiale. La diciottenne friulana ha chiuso al 13° posto con 109.850 punti. Dopo l’oro al nastro in Coppa del Mondo a Milano, la giovane azzurra ha mostrato grandi potenzialità, pur penalizzata da qualche errore al cerchio e alle clavette.
«Non sono del tutto soddisfatta – ha spiegato – ma questa gara sarà un insegnamento importante per crescere».
Scelte vincenti
Il bronzo di Raffaeli premia anche la decisione federale di spingerla ad allenarsi all’Accademia di Desio dopo il quarto posto europeo in Estonia: una scelta che ha rafforzato la sua preparazione e le ha permesso di mantenere la costanza che l’accompagna dal 2022, anno del suo primo podio iridato.