Parma, medico condannato al risarcimento per un bambino nato senza gambe. Non aveva letto bene l’ecografia

Il Tribunale ha rigettato qualsiasi domanda di risarcimento nei confronti delle strutture pubbliche, attribuendo la responsabilità esclusivamente al ginecologo privato responsabile del follow-up della gravidanza (immagini generiche d'achivio)

La storia risale alla notte di Natale del 2015, quando a Parma nacque un bambino – oggi dieci anni – privo delle gambe dal ginocchio in giù. Tutto ciò nonostante la madre si fosse sottoposta a diverse ecografie durante la gravidanza, tutte ritenute rassicuranti. Solo al momento del parto emerse una malformazione grave che nessun medico aveva diagnosticato in precedenza.

Nei giorni scorsi il Tribunale civile di Parma ha emesso un’ordinanza che riconosce una responsabilità professionale nei confronti del ginecologo privato che aveva seguito la gestazione. Il professionista è stato condannato a risarcire la famiglia con una somma di circa 350 000 euro, comprensiva di danni, spese legali e interessi.

L’ordinanza sottolinea che “nessuno dei medici coinvolti ha rilevato prima della nascita la presenza della malformazione”, nonostante la paziente si fosse rivolta al ginecologo di fiducia, al consultorio Ausl e all’ospedale. Per il giudice si tratta di un errore evitabile, che ha privato la donna «del diritto di decidere se interrompere la gravidanza» e ha causato «profondi danni morali» alla coppia, costretta a vivere uno shock inatteso e privo di preparazione.

Il medico privato era già legato a un precedente analogo, risalente al 2003, quando seguì la gravidanza di una bambina che nacque con gravi problemi e morì a soli quattro anni. L’Ausl di Parma ha comunicato di essere completamente estranea alla vicenda.