VARESE – La città ha reso l’ultimo omaggio ad Alfredo Ambrosetti, fondatore del celebre Forum economico che porta il suo nome. La cerimonia funebre, svoltasi nella basilica di San Vittore, ha raccolto una folla di autorità civili, religiose, rappresentanti del mondo economico e culturale, ma soprattutto amici e cittadini che hanno voluto stringersi intorno alla famiglia.
Il corteo è partito da Palazzo Estense e in prima fila si sono visti il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il sindaco di Varese Davide Galimberti, l’ex premier Mario Monti, il presidente della Regione Attilio Fontana e numerosi esponenti del mondo accademico e istituzionale.
La funzione è stata presieduta da monsignor Vincenzo Paglia, che ha ricordato Ambrosetti come un uomo “profetico, capace di guardare avanti e di costruire comunità, un uomo del ‘noi’ in un mondo di tanti ‘io’”.
Gli interventi successivi hanno restituito il ritratto di una personalità complessa e appassionata. Mario Monti lo ha definito «una voce che ha influenzato generazioni di imprenditori e politici», mentre il giornalista Pier Bergonzi ha raccontato la sua instancabile energia nell’organizzare eventi sportivi e culturali.
Momenti di intensa commozione sono arrivati dalle parole dei figli Antonio e Chiara: lui ricordando il padre come «geniale e pragmatico, capace di trasformare ogni riunione in un’occasione per sognare in grande», lei definendolo «uno tsunami che rendeva semplice il complesso, con la capacità di trasformare l’astratto in concreto».
Un addio lungo e sentito, che ha messo in luce la forza di un’eredità destinata a restare: la visione di un uomo che ha saputo far dialogare mondi diversi e che continuerà a ispirare il futuro.