Trentino Alto Adige teatro di Extreme Patrol. Gli Alpini si mettono alla prova tra vette e ghiacciai

Alla fine dei cinque giorni, i risultati ottenuti dalle pattuglie saranno analizzati per trarre insegnamenti utili alle future missioni internazionali. In gioco non c’è solo la prestazione dei singoli, ma la possibilità di consolidare il ruolo dell’Italia come punto di riferimento nella dottrina del combattimento in montagna (immagini generiche d'archivio)

Dal 15 al 19 settembre 2025 le montagne tra Passo Costalunga, Moena e la Val di Fassa ospiteranno Extreme Patrol, una delle esercitazioni più impegnative mai organizzate dalle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano. Per cinque giorni consecutivi dodici pattuglie di rocciatori militari saranno chiamate a misurarsi con un ambiente tanto spettacolare quanto ostile, dove la natura diventa il primo e più severo avversario.

L’iniziativa rientra nel programma di addestramento dedicato al mountain warfare, il concetto di combattimento in alta quota che la Nato sta sviluppando con il contributo fondamentale degli Alpini. L’area operativa scelta comprende i boschi e le creste tra Ega, Passo Costalunga e Moena, in uno scenario che coniuga bellezza e difficoltà tecniche.

Le pattuglie, composte da dieci militari ciascuna, affronteranno marce senza sosta di giorno e di notte, portando sulle spalle zaini dal peso superiore ai 30 chili. Ma l’obiettivo non sarà soltanto percorrere chilometri in salita. Gli Alpini dovranno cimentarsi in prove che simulano le situazioni più estreme: infiltrazioni in zone ostili, scalate su pareti verticali, allestimento di basi temporanee all’aperto in condizioni di sopravvivenza.

Particolare attenzione sarà dedicata al soccorso e al trasporto di un ferito in territorio impervio, così come al guado di corsi e specchi d’acqua. Tra questi spicca il Lago di Soraga, destinato a diventare uno dei punti più spettacolari dell’intera esercitazione.

Coinvolte nell’operazione alcune delle Brigate storiche dell’Esercito, come la Taurinense e la Julia, da sempre protagoniste delle missioni in alta quota. Per loro Extreme Patrol rappresenta non solo una sfida fisica e tecnica, ma anche un banco di prova per l’interoperabilità e la capacità di resistenza di fronte a scenari che, per la durezza dell’ambiente, non ammettono errori.