Dopo Emma Marrone, il cimitero diventa meta di studenti e turisti

A Busto Arsizio visite alla parte brutalista dopo il videoclip: in ottobre tour guidato tra i monumenti

BUSTO ARSIZIO – Quel video musicale girato al cimitero aveva fatto discutere, ma alla fine l’“effetto Emma” si è fatto sentire. «Sono venuti diversi studenti universitari, da Varese e da Milano, a visitare la parte brutalista del cimitero, quella mostrata nel video in cui cantava Emma Marrone» racconta l’assessore con delega ai cimiteri Mario Cislaghi, che ora si toglie qualche sassolino dopo le critiche ricevute per aver autorizzato le riprese della popolare cantautrice.

Nel videoclip, remake della hit “In Italia” di Fabri Fibra, Emma Marrone canta tra le arcate brutaliste firmate dall’architetto Richino Castiglioni, un esempio architettonico che ha incuriosito studenti di architettura e arti visive. Alcuni di loro si sono presentati di persona in via Samarate per ammirare lo stile, già riscoperto anche dal cinema grazie al film da Oscar “The Brutalist” con Adrian Brody.

L’interesse crescente ha spinto l’amministrazione a pensare più in grande: a ottobre, infatti, verrà proposta una visita guidata al cimitero, con un tour attraverso cinque monumenti significativi. «Vogliamo capire la risposta della città – spiega Cislaghi – se funziona, potremo fare come a Milano con il Monumentale, dove ci sono visite ed eventi dedicati».

L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio di valorizzazione del cimitero, che resta prima di tutto luogo di memoria, ma che è anche patrimonio storico e artistico. Un patrimonio che, come ricorda l’assessore, deve fare i conti con i tempi che cambiano: più cremazioni, meno sepolture, cappelle e monumenti vincolati dalla Soprintendenza che diventano difficili da riassegnare.