Sostenibilità, legalità e innovazione non sono più slogan, ma i pilastri su cui costruire il futuro del tessile. È il messaggio forte emerso il 15 settembre al “ZDHC Solutions Roadshow”, tappa italiana del circuito internazionale promosso da Centrocot.
L’incontro ha riunito imprese, associazioni e istituzioni in un confronto sulla gestione sostenibile della chimica, la trasparenza e la responsabilità sociale. Ad aprire i lavori Anna Deligios (Camera di Commercio di Varese) e Luigi Galdabini (Confindustria Varese), che ha ribadito il ruolo strategico del territorio e di Centrocot come avamposto dell’innovazione Made in Italy.
Un focus importante è stato dedicato al tema della legalità, con Danila Passantino (Confindustria Moda) che ha presentato il protocollo per contrastare lavoro irregolare e dumping contrattuale: «Legalità e sostenibilità – ha detto – non sono più opzioni, ma condizioni per competere».
Centrale l’intervento di Grazia Cerini, ad e direttore generale Centrocot, che ha valorizzato gli strumenti di certificazione come leve di competitività: «Trasformiamo gli obblighi normativi in opportunità di innovazione e reputazione». Proprio in questa cornice è stata celebrata la prima azienda italiana certificata Responsible Business, la Tintoria Vago di Busto Arsizio.
Il panel “Sostenibilità in Azione”, moderato da Aurora Magni, ha visto confrontarsi aziende come Decathlon, Yamamay, Radici Group, Tintoria Vago e Grassi, insieme ai rappresentanti dei lavoratori.
Spazio anche all’internazionale con Marta Simonetti (ZDHC), che ha illustrato il programma “Roadmap to Zero” per abbattere fino al 96% l’impatto ambientale delle sostanze chimiche attraverso monitoraggi e piattaforme digitali.
La giornata si è chiusa con la visita al MultiLab di Centrocot e al progetto Textile Recycling Experience, presentato dal presidente Mario Montonati: un esempio concreto di come l’innovazione possa trasformare il riciclo in una risorsa per l’economia circolare.