Linate, stop al riconoscimento facciale: il Garante blocca “FaceBoarding”

Sea: “Servizio sicuro e volontario, collaboriamo per chiarire ogni aspetto”.

MILANO – Si ferma il servizio di riconoscimento facciale “FaceBoarding” introdotto da Sea a Milano Linate nel maggio 2024. La decisione arriva dopo la notifica di un provvedimento da parte del Garante per la Protezione dei dati personali, che ha disposto la limitazione provvisoria del trattamento dei dati biometrici in attesa della conclusione dell’istruttoria.

Il blocco si inserisce nel solco dell’Opinion 11/2024 del Comitato Europeo per la Protezione dei Dati Personali, utilizzata come riferimento per casi ritenuti analoghi. Sea, primo gestore aeroportuale italiano a introdurre questa tecnologia, sottolinea come il servizio fosse attivo solo su base volontaria e rivolto ai maggiorenni registrati.

Il FaceBoarding consentiva ai viaggiatori di accedere a controlli di sicurezza e procedure di imbarco attraverso un sistema biometrico pensato per velocizzare le operazioni e rafforzare la sicurezza.

In una nota ufficiale, Sea ribadisce la convinzione di aver operato “in piena conformità alle norme” e annuncia la massima collaborazione con l’Autorità garante. «Il nostro obiettivo resta garantire la sicurezza e la privacy dei passeggeri – si legge –. Auspichiamo che la situazione si risolva rapidamente e di poter ripristinare al più presto il servizio a beneficio di chi viaggia».