LUINO – Sabato 20 settembre alle ore 16.00, il salone doganale della stazione RFI di Luino accoglierà un momento di forte impatto emotivo e storico: la presentazione del libro “Un capostazione al confino”.
Il volume, curato con passione da Emma, Silvia e Maria Luciani, racconta la vicenda di Ercole Luciani, capostazione e oppositore del regime fascista, che nel 1923 venne confinato insieme alla sua famiglia in un piccolo borgo abruzzese per le sue idee politiche. La sua colpa? Non aver piegato la propria coscienza al pensiero dominante dell’epoca.
A raccontare la genesi dell’opera e il significato della memoria familiare sarà Emma Luciani, nipote di Ercole e curatrice dei suoi scritti. Al suo fianco interverranno Antonella Sonnessa, vicesindaca di Luino, e Vittore Brunazzo, referente ANPI della sezione di Azzate.
La storia di Ercole Luciani è un potente spaccato di vita vissuta sotto il peso della repressione. Deportato con la moglie e i figli in una baracca di legno a Sella di Corno, tra le montagne dell’Aquila, continuò a svolgere il suo lavoro in condizioni di estrema difficoltà. Le sue memorie, conservate dalla famiglia e ora restituite al pubblico, offrono uno sguardo autentico e profondo su cosa significasse subire il confino politico durante il fascismo. Non solo un racconto di ingiustizia, ma anche di resilienza, dignità e memoria.
L’evento, organizzato dal Comune di Luino e dalla Nuova Pro Loco, è aperto a tutti e gratuito. Un’occasione importante per riscoprire una pagina dimenticata della nostra storia e riflettere sul valore della libertà.