Un gesto di sfida costato caro, ma non del tutto. Quando notò la volante della Polizia di Stato parcheggiata davanti alla stazione di Varese, un giovane varesino – già destinatario di un foglio di via – sputò più volte sulla carrozzeria dell’auto. Un po’ come Renato Pozzetto nella celebre scena del Ragazzo di Campagna. Le telecamere di videosorveglianza ripresero la scena e permisero agli agenti di identificarlo, facendolo finire a processo con due accuse: violazione del provvedimento e imbrattamento.
Il caso si è chiuso ieri in tribunale davanti al giudice Andrea Crema. Il ragazzo, all’epoca dei fatti poco più che ventenne e già conosciuto alle forze dell’ordine per precedenti legati alla droga, è stato condannato a un mese di arresto – pena convertita in una multa di 800 euro – per non aver rispettato il foglio di via. È invece arrivata l’assoluzione per l’imbrattamento, perché «il fatto non sussiste».
A convincere il giudice è stata la tesi della difesa: gli sputi non avrebbero provocato un vero insudiciamento dell’auto, tale da richiedere un intervento di pulizia o ripristino. Un punto che sarà comunque chiarito nelle motivazioni della sentenza, attese entro novanta giorni.