Scuola nel Varesotto: la proposta di Magrini per un nuovo modello organizzativo

Lezioni dal lunedì al venerdì con orario prolungato, più servizi alle famiglie e un piano per affrontare il calo demografico

Cinque giorni di scuola, dal lunedì al venerdì, con la possibilità di rimanere in classe fino alle 17 grazie a servizi di supporto dedicati agli studenti e alle famiglie. Il sabato, invece, libero per tutti. È questa la ricetta di Marco Magrini, presidente della Provincia di Varese, che ha deciso di avviare una riflessione sul futuro dell’istruzione superiore nel territorio.

L’obiettivo è duplice: ottimizzare le risorse a disposizione e, allo stesso tempo, offrire un sostegno concreto ai nuclei familiari, conciliando scuola e vita quotidiana. La proposta nasce dalla necessità di affrontare una nuova realtà demografica che non può essere ignorata.

Una scuola che cambia con la società

«Il tema del calo delle nascite è enorme – spiega Magrini –. Secondo le proiezioni, tra cinque anni in provincia di Varese ci saranno novemila studenti in meno». Un dato che impone una revisione strutturale, con ricadute non solo sulle superiori, di competenza provinciale, ma anche su elementari e medie, che dipendono dai Comuni.

Ridurre dove serve e investire in maniera mirata: questa la linea indicata dal presidente. Un modello scolastico più concentrato nei giorni feriali, con spazi e attività che vadano oltre le lezioni tradizionali, può diventare una risorsa preziosa sia per i giovani, che troverebbero un ambiente educativo più ricco, sia per le famiglie, che avrebbero un supporto maggiore nella gestione quotidiana.

Il futuro della scuola varesina, dunque, passerà da scelte strategiche e coraggiose: non solo tagli, ma anche nuove opportunità per ripensare l’istruzione come motore di crescita culturale e sociale.