La Tre Valli Varesine è una corsa speciale, nel senso più pieno del termine. Lo è per la sua storia ultracentenaria, per la passione che ogni anno accende il pubblico e per la visibilità internazionale che, pur non essendo nel circuito World Tour, supera spesso quella di molte gare più blasonate. Ma ciò che la rende davvero unica è l’affetto dei campioni, quel rispetto autentico che i grandi del ciclismo riservano a una corsa che sentono propria.
Basta tornare indietro di qualche anno, quando Vincenzo Nibali, ultimo grande fenomeno del ciclismo italiano, regalò ai varesini una vittoria da fuoriclasse, quasi un omaggio a chi rende possibile una manifestazione così radicata e prestigiosa.
Oggi la storia si ripete, in forma ancor più sorprendente. Nonostante un calendario internazionale sempre più congestionato, la Tre Valli Varesine riesce a brillare. Al via ci sarà Tadej Pogacar, per la prima volta con la nuova maglia iridata, insieme a un gruppo di campioni di primissima fascia. Una presenza che vale come un riconoscimento: i grandi del pedale scelgono Varese perché sanno di trovare una corsa vera, organizzata con cura, amata dal pubblico e rispettata dai colleghi.
A 104 anni dalla sua nascita, la corsa che da Busto Arsizio arriva a Varese si porta dietro una tradizione nobile, ma anche la capacità di rinnovarsi e rinascere — come ha dimostrato dopo la sospensione per maltempo dello scorso anno.
I campioni, si sa, si riconoscono tra loro. E i big del ciclismo continuano a tornare sulle strade del Varesotto perché la Tre Valli Varesine è una di loro: una vera Campionessa, che ogni ottobre scrive un’altra pagina di sport e orgoglio per un intero territorio.