MILANO – Pena ridotta per Evaristo Scalco, il maestro d’ascia, originario di Cittiglio, che la notte tra il primo e il 2 novembre del 2022 aveva ucciso Javier Miranda Romero, 41 anni di nazionalità peruviana, colpendolo con una freccia scoccata dal proprio arco nei vicoli di Genova. La Corte d’Assise d’Appello di Milano, dopo l’annullamento della sentenza di secondo grado da parte della Cassazione, lo ha condannato a 21 anni, mentre nei due precedenti gradi di giudizio era stato condannato a 23 anni.
A differenza di quanto richiesto dalla procura, il tribunale non ha riconosciuto l’aggravante dell’odio razziale, Scalco è stato quindi condannato al minimo della pena per omicidio con l’unica aggravante dei futili motivi. Miranda Romero era stato ucciso da Scalco in seguito a un litigio causato dai rumori che secondo l’imputato erano provocati da Miranda e da un amico che stavano festeggiando la nascita del figlio della vittima.
Il maestro d’ascia della Valcuvia è stato condannato anche a un maxi risarcimento da 250 mila euro per la compagna e il figlio di Miranda, ma a oggi ha pagato solo una piccola parte del dovuto. Scalco, difeso dagli avvocati Federico Papa e Jacopo Pensa, si trova agli arresti domiciliari nella sua casa dell’Alto Varesotto, dove risiede, ma per lui potrebbero presto aprirsi le porte del carcere. I legali fanno sapere di essere in attesa delle motivazioni, che arriveranno entro i prossimi trenta giorni, dopodiché avranno 45 giorni per decidere se ricorrere o meno in Cassazione.