Alla scoperta di Laveno Mombello: tra ceramiche, lago e panorami d’autore

Un borgo tra acqua e montagna dove arte, tradizione e natura si incontrano.

C’è un luogo sulla sponda lombarda del Lago Maggiore dove l’acqua incontra la montagna, l’artigianato si fa arte e la bellezza assume mille forme: è Laveno Mombello, uno dei comuni più affascinanti della provincia di Varese. Da sempre crocevia di commerci, turismo e creatività, oggi rappresenta una delle mete più complete per chi vuole scoprire il territorio varesino nelle sue molteplici sfaccettature.

Un paesaggio da cartolina

Il centro abitato si sviluppa in un anfiteatro naturale che si apre sul lago, dominato dal Sasso del Ferro, una montagna che protegge il paese e regala panorami mozzafiato. La celebre funivia panoramica, con le caratteristiche cabine aperte “a cestello”, accompagna i visitatori fino alla vetta, offrendo una delle viste più suggestive del Verbano: nelle giornate limpide si distinguono chiaramente le Isole Borromee, la Rocca di Angera e le cime innevate del Monte Rosa.

La passeggiata sul lungolago di Laveno, ordinata e curata, è un piccolo gioiello di equilibrio tra natura e urbanità. Caffè, ristoranti e negozi si alternano a piccole banchine dove attraccano barche e traghetti diretti verso Intra e Stresa, rendendo il paese anche un punto strategico di collegamento tra Lombardia e Piemonte.

La capitale varesina della ceramica

Ma Laveno non è solo bellezza naturale. È anche storia industriale e culturale. A partire dalla fine dell’Ottocento, qui si sviluppò una fiorente produzione di ceramiche artistiche grazie alla Società Ceramica Italiana (S.C.I.), che diede lavoro a centinaia di persone e portò il nome del paese nei mercati internazionali.

Oggi questa eredità rivive nel Museo Internazionale del Design Ceramico (MIDeC), ospitato nel settecentesco Palazzo Perabò nella frazione di Cerro. Le sue sale custodiscono una collezione di oltre 3000 pezzi che spaziano dal liberty al design contemporaneo, firmati da autori come Guido Andloviz, Antonia Campi e Gio Ponti. Il museo, che organizza anche mostre temporanee e workshop, rappresenta un punto di riferimento per artisti, studenti e appassionati di design.

Frazioni ricche di fascino

Oltre al nucleo principale, Laveno Mombello è un mosaico di frazioni che meritano una visita. Cerro, affacciata direttamente sul lago, incanta con le sue viuzze acciottolate e il piccolo porticciolo. Mombello, invece, conserva l’anima più antica e rurale del territorio, con case in pietra, chiese secolari e scorci che raccontano un passato contadino oggi quasi scomparso.

Nei dintorni si aprono sentieri panoramici che attraversano boschi di castagni e betulle, ideali per chi ama camminare immerso nella natura. Dal monte Crocetta o dal Passo Cuvignone lo sguardo abbraccia il lago fino alle montagne svizzere.

Tradizioni e appuntamenti da non perdere

Laveno Mombello è anche un paese vivo, legato alle sue tradizioni. Durante il periodo natalizio si svolge il celebre Presepe Subacqueo, una suggestiva installazione collocata sul fondale del porticciolo e visibile attraverso le acque limpide del lago, illuminata ogni sera da centinaia di luci.

In estate, invece, il paese si anima con eventi culturali e musicali, mercatini e la Festa delle Lucie, la spettacolare sfilata notturna delle barche illuminate che richiama turisti da tutto il Verbano.

Dove arte e natura convivono

In pochi altri luoghi come a Laveno Mombello l’equilibrio tra paesaggio e cultura è così armonioso. Il lago, le montagne, la ceramica, l’ospitalità: tutto concorre a creare un’identità forte, riconoscibile, ma sempre aperta al nuovo. È un borgo che non vive solo di ricordi, ma continua a reinventarsi, fedele alla sua vocazione artistica e alla sua anima lacustre.