Un incontro, forse casuale, forse voluto, ma comunque simbolico. Nel cuore della politica luinese, Andrea Pellicini – ex sindaco, deputato e presidente provinciale di Fratelli d’Italia – e Furio Artoni – avvocato e figura civica di riferimento nell’area di centrodestra (con simpatie non nascoste per il Generale Vannacci) – si sono parlati e si sono fatti fotografare durante la cena della Croce Rossa. Un gesto che, seppur semplice, potrebbe rappresentare il primo passo verso l’unità della coalizione in vista delle prossime elezioni amministrative.
Due leader, due ambizioni
Pellicini resta il favorito a guidare il centrodestra, forte del benestare dei vertici nazionali, sia di Giorgia Meloni che di Matteo Salvini. L’obiettivo è duplice: riportare la coalizione alla guida della città e ricucire le ferite della sconfitta di cinque anni fa.
Artoni, dal canto suo, ha più volte ribadito la necessità di unità tra le anime civiche e politiche della coalizione. Fino a pochi giorni fa, però, i dialoghi tra i partiti e il mondo civico erano rimasti congelati, senza contatti diretti.
La cena della Cri: terreno neutro
La serata della Croce Rossa ha fatto da campo neutro, permettendo ai due leader di scambiarsi battute e segnali di dialogo, con tanto di foto a testimoniare il contatto. Nessun accordo politico ufficiale è stato sancito, ma il gesto apre uno spiraglio.
Il tempo non manca ma stringe, e tutti gli occhi sono ora puntati sui prossimi passi: ci sarà un seguito a questo primo confronto? Il centrodestra di Luino osserva con attenzione.













