Tra le province di Varese e Como, al confine con la Svizzera, si estende il Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) Valle del Lanza, un’area protetta di oltre 1.000 ettari che dal 2002 tutela l’ecosistema locale e offre ai cittadini una finestra sulla storia del territorio. Il cuore del parco è il torrente Lanza, che nasce sul Monte San Giorgio e sfocia nell’Olona, circondato da boschi di latifoglie, zone umide, campi agricoli e tracce di antiche attività produttive come mulini e filatoi.
Il PLIS svolge una funzione vitale come corridoio ecologico tra i grandi parchi della zona, tra cui Campo dei Fiori, Pineta di Appiano Gentile e Tradate, e Spina Verde, garantendo continuità ambientale in un territorio fortemente urbanizzato. Le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) monitorano flora e fauna, proteggendo specie a rischio come gli anfibi, salvati ogni primavera a Rodero e trasferiti in zone umide create con il sostegno di Fondazione Cariplo.
L’area protetta custodisce anche importanti tesori storici. Tra questi spicca la torre romana sul colle di San Maffeo a Rodero e i resti delle trincee della cosiddetta “Linea Cadorna” risalenti alla Prima guerra mondiale. Numerosi sono i mulini storici, come quello del Trotto a Cagno o il borgo dei mulini di Gurone, oggi oggetto di recupero, mentre a Valmorea sorgono sorgenti e un incubatoio ittico. Particolarmente suggestive sono le Cave di Molera a Malnate e Cagno, monumento naturale dal 2015, che raccontano milioni di anni di storia geologica e furono utilizzate fino al XIX secolo per produrre pietra molera.
Grazie a una rete di percorsi escursionistici e ciclopedonali, il PLIS è oggi facilmente esplorabile. Tra questi, la “Ti-Ciclo-Via” collega Malnate al Canton Ticino, mentre il progetto “Move On” collegherà la Valle del Lanza alla ciclabile lungo l’ex ferrovia della Valle Olona.
Per chi vive quotidianamente il parco, come sottolinea Marco Pizzato delle GEV, il PLIS Valle del Lanza è un luogo di connessione: “Protegge boschi e prati non toccati dall’edilizia, unendo natura e memoria. Visitare il parco significa immergersi nella sua doppia dimensione, a due passi da casa”.