Un appuntamento imperdibile per gli amanti della montagna e della cultura alpinistica: domenica 20 ottobre, presso la Multisala Impero di Varese (via G. Bernascone, 13), sarà proiettato il documentario Hermann Buhl – Oltre ogni cima, un film che ripercorre la vita e le imprese del grande alpinista austriaco Hermann Buhl, figura simbolo dell’alpinismo del XX secolo.
L’evento, che rientra nel calendario delle iniziative culturali e alpinistiche autunnali, sarà presentato dalla guida alpina Marco Roncaglioni e realizzato con la collaborazione del Club Alpino Italiano (CAI), da sempre impegnato nella diffusione della cultura della montagna e nel sostegno alle produzioni cinematografiche dedicate al mondo alpinistico.
Chi era Hermann Buhl
Nato nel 1924 a Innsbruck, Hermann Buhl è considerato una delle figure più straordinarie nella storia dell’alpinismo. Nel 1953 compì un’impresa destinata a entrare nella leggenda: fu il primo uomo a scalare il Nanga Parbat (8.125 metri), una delle vette più difficili dell’Himalaya, in solitaria e senza ossigeno.
Il suo stile, improntato a determinazione assoluta, rigore etico e profondo rispetto per la montagna, rappresenta ancora oggi un modello per generazioni di alpinisti. Il documentario ne esplora non solo le imprese sportive, ma anche l’aspetto umano: le fragilità, la forza interiore e la passione autentica che animarono la sua vita e il suo rapporto con le montagne.
Il documentario: struttura e contenuti
Diretto da Werner Bertolan, Hermann Buhl – Oltre ogni cima è una coproduzione Albolina Film / ServusTV, realizzata con il supporto degli enti montani e del CAI.
Il film, della durata di circa 60 minuti, è stato presentato in anteprima al Trento Film Festival, ottenendo grande interesse nel circuito dei documentari dedicati all’alpinismo.
La narrazione si sviluppa attraverso sezioni biografiche e tematiche, alternando la ricostruzione della vita di Buhl – dall’infanzia alle spedizioni più note – a testimonianze di esperti, compagni di cordata e storici della montagna. Fotografie d’epoca, filmati d’archivio e riprese delle vette himalayane completano un racconto visivo intenso e coinvolgente.
La voce del CAI
Il Club Alpino Italiano, promotore della diffusione del film nelle proprie sezioni territoriali, sottolinea l’importanza di iniziative come questa nel valorizzare la cultura della montagna.
“La proiezione del documentario è un’occasione per ricordare che l’alpinismo è incontro tra uomo e montagna, con rispetto e passione” – si legge nel materiale promozionale nazionale del CAI.
Con questo evento, Varese si conferma ancora una volta crocevia di esperienze culturali e sportive legate alla montagna, offrendo al pubblico l’opportunità di riscoprire una figura che, con il suo coraggio e la sua dedizione, ha scritto pagine immortali della storia dell’alpinismo mondiale.