VARESE – “Per usare la chiave di lettura della giunta Galimberti, per quanto riguarda la scandalosa gestione dei lavori pubblici a Varese, dovremmo parlare di ‘disastro percepito’?”. Utilizza un’amara ironia Stefano Clerici, ex assessore comunale e segretario cittadino di Lombardia Ideale, per denunciare la debacle dell’amministrazione di Palazzo Estense nella manutenzione delle strade varesine. “Una situazione – sottolinea Clerici – peraltro lamentata dagli stessi residenti in numerose zone della città, come in via Prati, a Capolago, dove l’asfalto è ridotto in condizioni pietose con scene da terzo mondo, cittadini costretti a coprire le buche da soli, la carreggiata regolarmente allagata e piena di fango e detriti. Per non parlare di via Magenta, vergognoso biglietto da visita all’ingresso della città che
ricorda Kabul sotto i bombardamenti: qui l’asfaltatura è stata sollevata il 12 settembre, acutamente per il primo giorno di scuola, per poi chiudere la strada al traffico per dieci giorni in occasione della Tre Valli Varesine e lasciandola in uno stato inaccettabile, con i tombini sporgenti, senza che si sia mai visto un solo operaio per sistemarla. Dobbiamo registrare – aggiunge – un’inquietante incapacità del Comune di programmare i lavori e di farsi rispettare dalle aziende incaricate. L’assessore competente (si dice beffardamente così), Andrea Civati, riferisca al più presto in Consiglio. Certo, se fosse lui il prossimo candidato sindaco del centrosinistra, sarebbe un’ulteriore garanzia per un cambio di amministrazione, perché sarà ‘asfaltato’ dagli elettori che, loro sì, sanno come fare”.
“Anni di mancate risposte e soprattutto interventi da parte di Galimberti e compagni – prosegue l’esponente di Lombardia Ideale -. I varesini sono esasperati e non solo loro: questa mattina è bastata una perdita d’acqua in viale Europa per paralizzare il traffico diretto al centro città. Varese è diventata non solo invivibile, ma persino non transitabile. Ora basta – conclude Clerici -, siamo davvero stanchi dell’incapacità, non ‘percepita’ ma ormai conclamata, di questa giunta sinistrata proprio come le strade della città”.