Castelseprio continua a sorprendere: nuove scoperte tra l’età del Ferro e il Medioevo

Una città antica che racconta storie di romani, longobardi e artigiani del passato.

Le ricerche archeologiche al Parco Archeologico di Castelseprio, antica città fortificata distrutta nel 1287, continuano a restituire scoperte straordinarie che arricchiscono la conoscenza delle origini e della vita del sito. Nelle scorse settimane, l’équipe dell’Università di Padova, guidata dalla professoressa Alexandra Chavarria Arnau, ha portato alla luce reperti di grande importanza scientifica.

Tra i ritrovamenti più sorprendenti spicca un’iscrizione funeraria romana, riusata per coprire una sepoltura medievale e dedicata a un soldato vissuto in epoca imperiale. Analoghi reperti erano già stati rinvenuti in passato, ma questo nuovo frammento aiuterà gli studiosi a comprendere meglio la presenza di elementi romani nell’insediamento e nelle zone circostanti.

La vita quotidiana nel Medioevo e le origini antiche del sito

Gli archeologi hanno inoltre scoperto i resti di un edificio del V-VI secolo con silos e tracce di attività artigianali, precedenti alla costruzione della chiesa longobarda di San Giovanni. Questi ritrovamenti offrono indizi preziosi sulla vita quotidiana degli abitanti delle prime comunità medievali.

Inaspettata è stata anche la scoperta di una sepoltura dell’età del Ferro, contenente un’urna, frammenti di ceramica e pezzi di metallo fuso risalenti al VI secolo a.C., confermando quanto antichi siano gli insediamenti nell’area di Castelseprio.

Questi reperti, insieme a quelli già noti, consentono di ricostruire un racconto storico unico, in cui memorie protostoriche, romane e altomedievali si intrecciano in un contesto di grande valore scientifico e culturale.

Riconoscimenti e valorizzazione

«Il lavoro di ricerca nelle aree archeologiche lombarde sta dando risultati importanti», commenta Rosario Maria Anzalone, Direttore regionale. «Castelseprio si conferma un sito di estremo interesse scientifico, insieme alle ville romane del Lago di Garda e ai siti della Valle Camonica. Complimenti al team di lavoro: la ricerca è un pilastro fondamentale della valorizzazione culturale».

Il Direttore del Parco, Luca Polidoro, sottolinea l’importanza di proseguire gli studi: «Queste scoperte non solo hanno un valore scientifico, ma confermano la bontà della strategia della Direzione regionale Musei nazionali Lombardia: investire nella ricerca e promuovere progetti di scavo con università italiane».

Anche il Sindaco Silvano Martelozzo esprime entusiasmo: «Castelseprio è una fonte di scoperte straordinarie. Invito tutti i cittadini a partecipare alle visite guidate per scoprire i dettagli dei nuovi ritrovamenti».

Visite guidate e opportunità per il pubblico

Durante gli scavi, l’équipe dell’Università di Padova ha permesso ai visitatori di seguire in diretta il lavoro degli archeologi.
La Direzione del Parco organizzerà nelle prossime settimane visite guidate e incontri, a partire dall’esposizione dell’iscrizione del soldato romano presso l’Antiquarium.

La prima visita è programmata per domenica 2 novembre, durante le consuete passeggiate con l’archeologo, guidate dal Direttore del Parco. La partecipazione è gratuita, con prenotazione consigliata all’indirizzo: [email protected].