La Lombardia meta del turismo spirituale per il Giubileo 2025: tra fede, cultura e cammini dell’anima

Una ricerca dell’Università Cattolica conferma la regione tra le più visitate dai pellegrini. Mazzali: «Un percorso dell’anima che unisce spiritualità, cultura e accoglienza».

MILANO – La Lombardia si prepara a vivere da protagonista il Giubileo 2025, confermandosi tra le mete più ricercate dai viaggiatori spirituali. È quanto emerge dallo studio “Il turismo spirituale in occasione del Giubileo 2025”, presentato all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel corso di un convegno dedicato al turismo religioso e ai grandi eventi, con uno sguardo anche alle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026.

La ricerca, condotta dal Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi (CeRTA), diretto da Massimo Scaglioni e coordinato da Anna Sfardini, con il supporto di Publitalia ’80 del gruppo Mediaset, ha evidenziato un dato chiave: nove pellegrini su dieci in arrivo in Italia per il Giubileo non si fermano solo a Roma, ma visitano anche altre città.

Tra le più citate figurano Milano, Assisi, Napoli, Firenze e Venezia. Accanto alle basiliche romane, il Duomo di Milano emerge come uno dei luoghi di culto più visitati, segno della crescente centralità della Lombardia nel turismo spirituale.

La spiritualità che attraversa la Lombardia

Non solo Milano: il Santuario di Caravaggio, in provincia di Bergamo ma appartenente alla Diocesi di Cremona, e la Via Francigena, che attraversa le province di Lodi e Pavia fino alla Certosa, si distinguono tra le mete più attrattive.
Questi luoghi offrono esperienze di meditazione, silenzio e lentezza, elementi sempre più apprezzati dai viaggiatori in cerca di autenticità e introspezione.

«La Lombardia è terra di grandi eventi – ha sottolineato Barbara Mazzali, assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda –. Le Olimpiadi Milano Cortina 2026 porteranno visibilità globale, ma la nostra vocazione va oltre lo sport. Il Giubileo, con le sue 69 chiese giubilari, disegna un vero percorso dell’anima che unisce **spiritualità, cultura, paesaggi e qualità dell’accoglienza».

Mazzali ha ribadito che i numeri del turismo religioso non rappresentano solo una crescita statistica, ma un segnale identitario: «La Lombardia dimostra di saper essere protagonista anche nel turismo spirituale, con mete come Caravaggio, la Certosa e l’intero tracciato della Via Francigena».

In cammino verso Milano Cortina 2026

Durante l’incontro si è parlato anche delle Olimpiadi invernali 2026 e delle strategie di valorizzazione del territorio. Regione Lombardia ha infatti avviato una nuova ricerca sul legame tra evento olimpico e turismo, con l’obiettivo di capitalizzare l’attenzione internazionale e promuovere le eccellenze locali.

«Milano e la Lombardia sono già mete molto amate – ha ricordato Mazzali –. Nel 2024 abbiamo sfiorato i 21 milioni di arrivi e superato i 53 milioni di presenze, con un incremento del 26,1% rispetto al 2019. Per il 2025 prevediamo un’ulteriore crescita del 6%, con il **67% dei visitatori provenienti dall’estero».

Tra le iniziative in programma anche il progetto “Cuori Olimpici”, pensato per diffondere i valori dello sport in tutta la regione, coinvolgendo anche i territori che non ospiteranno direttamente le gare.

«La Lombardia non è solo una meta, ma un’esperienza – ha concluso l’assessore –. Il nostro obiettivo è unire promozione, accoglienza e valorizzazione del territorio, offrendo al visitatore un viaggio che unisce fede, cultura e bellezza».