Ex centro commerciale “Il Fare” di Gallarate, ancora in attesa di rinascita: lavori forse in primavera

Acquistato a inizio 2024 da una nuova proprietà, l’ex complesso commerciale chiuso dal 2010 resta fermo. Previsto un intervento iniziale sul parcheggio e le rampe, ma senza modifiche urbanistiche o un progetto definitivo.

A più di dieci anni dalla chiusura, l’ex centro commerciale “Il Fare” di Gallarate è ancora in cerca di una nuova identità. L’edificio, sorto sull’area dell’ex stabilimento tessile Borgomanero e abbandonato dal 2010, è stato acquistato da una nuova proprietà a inizio 2024, dopo il fallimento della precedente società.

Si era parlato di una ripartenza dei lavori entro il 2025, ma a oggi non c’è ancora alcun cantiere attivo. L’area resta inquadrata nel Piano di Governo del Territorio come zona commerciale (CO), e non sono previste varianti urbanistiche, come conferma l’assessore all’Urbanistica Sandro Rech:

«L’inquadramento rimane quello di area commerciale, e al momento non ci sono modifiche».

I primi interventi: ristrutturare il silos e migliorare l’accessibilità

Il primo passo del recupero dovrebbe riguardare il parcheggio e le rampe di accesso, da sempre considerate uno dei punti deboli del complesso.
«Intendono cominciare con una serie di lavori sul silos, rifacendo le rampe con ingresso da viale Lombardia, eliminando quelle curvilinee esistenti e ridisegnandole», spiega Rech.

Un intervento tecnico, ma strategico per migliorare l’accessibilità. I parcheggi, infatti, fanno parte di un condominio – in senso giuridico – di cui anche il Comune di Gallarate è comproprietario.
L’assessore spera che i lavori possano partire «in primavera», anche se una data certa ancora non c’è.

Una storia di promesse mancate

Quando aprì, “Il Fare” ospitava numerose attività commerciali di piccole dimensioni, unite a un supermercato principale che avrebbe dovuto fare da traino alle presenze.
Tuttavia, la scarsa accessibilità e la frammentazione degli spazi ne impedirono il decollo, portando alla chiusura dopo pochi anni, nel 2010.

Oggi il complesso conta quasi 19.000 metri quadrati complessivi:

  • 8.765 mq al piano interrato,
  • 6.463 al piano terra,
  • 3.734 al primo piano.

Dispone inoltre di circa 120 parcheggi, anche se il numero potrebbe variare con i lavori di riqualificazione.
Una parte dell’area, l’ex palazzina uffici su via Venegoni, appartiene a un’altra proprietà e oggi ospita associazioni di categoria e imprese.

Quale futuro per “Il Fare”?

Resta il mistero sulla destinazione finale dell’ex centro commerciale: la nuova proprietà non ha ancora reso pubbliche le proprie intenzioni.
L’attuale classificazione urbanistica consente funzioni commerciali di piccola e media dimensione, ma esclude usi residenziali, produttivi, ricettivi, agricoli o religiosi, e anche la creazione di grandi strutture di vendita oltre i 2.500 mq.

In sostanza, nessuna “grande firma” o ipotesi di strutture monomarca di grandi dimensioni (come l’Ikea, voce che ciclicamente riaffiora).
Secondo le anticipazioni circolate a fine 2024, l’idea resterebbe quella di ospitare più negozi medio-piccoli, con almeno una superficie alimentare al piano terra.

Un’attesa che continua

Per ora, dunque, l’ex “Fare” resta una grande scatola vuota nel cuore di Gallarate, in attesa che la nuova proprietà avvii i lavori di recupero.
Dopo anni di progetti sfumati e promesse rinviate, la speranza è che la primavera segni davvero l’inizio di un cantiere concreto, capace di restituire vitalità a un’area strategica ma dimenticata.