Mobili, tavole di legno, clip porta-prezzi e altro materiale abbandonato a bordo strada. È quanto hanno scoperto i Carabinieri Forestali di Cunardo a Cassano Valcuvia, lungo la strada statale 394, dove in più punti erano stati gettati rifiuti provenienti da un negozio dismesso.
L’intervento è scattato dopo la segnalazione di un cittadino, che ha permesso ai militari di individuare e denunciare all’Autorità Giudiziaria i presunti responsabili dell’abbandono.
Un incarico “affidato su Facebook”
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, il titolare del negozio, oggi chiuso, avrebbe affidato lo smaltimento dei rifiuti a un giovane di 25 anni contattato tramite Facebook, il quale però non era autorizzato al trasporto e alla gestione dei materiali.
Il ragazzo, invece di rivolgersi a ditte regolari, avrebbe disperso i rifiuti in diversi punti del territorio comunale.
Entrambi sono stati ritenuti responsabili della condotta illecita.
Cosa prevede la legge
Solo le imprese iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali possono effettuare la raccolta e il trasporto dei rifiuti per conto terzi.
Chi si affida a soggetti non autorizzati – anche per negligenza o imprudenza – rischia di essere perseguito penalmente. Le aziende regolari, ricordano i militari, rilasciano sempre al produttore del rifiuto un “formulario di identificazione” che ne accompagna il percorso fino al corretto smaltimento.
Rifiuti rimossi e sanzioni salate
Dopo l’intervento dei Forestali, i due presunti responsabili sono stati obbligati a rimuovere e smaltire regolarmente i materiali, oltre a dover pagare una sanzione di circa 6.000 euro ciascuno per l’estinzione del reato.
Un’operazione che conferma l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine nel contrasto all’abbandono illecito di rifiuti, una pratica che deturpa il territorio e danneggia l’ambiente.