MILANO – Chiara Ferragni è arrivata questa mattina al Tribunale di Milano per partecipare alla seconda udienza pre-dibattimentale del procedimento che la vede imputata, insieme ad altre due persone, con l’accusa di truffa aggravata nell’ambito dei casi del Pandoro “Pink Christmas” e delle uova di Pasqua solidali.
Assistita dai suoi legali, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, l’imprenditrice digitale è entrata nell’aula della terza sezione penale davanti al giudice Ilio Mannucci Pacini, dove l’udienza si svolge a porte chiuse.
La decisione sul rito e sulle parti civili
Nel corso della seduta odierna, il giudice è chiamato a decidere sulle ammissioni delle parti civili e sulla scelta del rito processuale. Ferragni, che si è sempre dichiarata innocente, ha manifestato la volontà di essere giudicata con rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna ma comporta un processo basato sugli atti raccolti durante le indagini, senza dibattimento.
La sentenza è attesa per il mese di gennaio.
Le accuse e la difesa
Il procedimento nasce dalle indagini della Procura di Milano sul presunto inganno ai consumatori in merito alle iniziative commerciali legate ai prodotti “solidali”, che secondo l’accusa non avrebbero garantito la trasparenza dichiarata sulle finalità benefiche.
Chiara Ferragni, attraverso i suoi avvocati, ha ribadito di non aver mai tratto vantaggi personali dalle operazioni contestate, sostenendo di aver agito «in buona fede e con la massima trasparenza».













