BRUXELLES – La Commissione europea “prende atto delle decisioni prese in Francia, che si basano sul diritto nazionale francese” e condivide “le preoccupazioni sollevate da Parigi”. Lo ha dichiarato il portavoce Thomas Regnier, commentando la sospensione del colosso dell’e-commerce Shein disposta dalle autorità francesi.
Secondo Regnier, la decisione è pienamente comprensibile: “Una piattaforma che consente la diffusione di contenuti pornografici o la vendita di armi non soddisfa gli standard, i valori né la legislazione dell’Unione europea”.
La posizione di Bruxelles
L’esecutivo comunitario, ha spiegato il portavoce, ha già inviato richieste di informazioni a Shein riguardo alla vendita e diffusione di prodotti illegali attraverso la piattaforma.
“La Commissione prende la questione molto sul serio – ha aggiunto – ed è in contatto costante con le autorità francesi e con la stessa azienda”.
Nelle prossime ore è previsto un incontro tra la vicepresidente della Commissione europea Henna Virkkunen e la ministra francese per il digitale Anne Le Henanff, per discutere gli sviluppi del caso e i possibili interventi a livello europeo.
Verso una linea comune Ue
“Stiamo seguendo da vicino quanto accade in Francia – ha sottolineato Regnier – e la vicenda influenzerà le prossime decisioni di Bruxelles in materia di vigilanza sulle grandi piattaforme digitali”.
La sospensione di Shein da parte di Parigi si inserisce infatti nel quadro delle nuove norme del Digital Services Act (DSA), che impongono ai giganti online maggiori responsabilità nel monitoraggio dei contenuti e nella tutela dei consumatori europei.
Conclude il portavoce: “L’Unione europea non può tollerare comportamenti che violano la sicurezza degli utenti o diffondono prodotti illegali. Le regole valgono per tutti, anche per le piattaforme globali”.













