Bruxelles, 15 ott. (Apcom) – Alzare l’età pensionabile in linea con l’aumento delle aspettative di vita nell’Unione europea. E’ questo l’invito rivolto dagli uffici del commissario per gli Affari economici Joaquin Almunia agli Stati membri nel rapporto sulla sostenibilità dei conti pubblici dei Ventisette nel medio termine pubblicato oggi. L’Italia, che rientra tra i paesi ‘a rischio medio’, in cui l’invecchiamento della popolazione non dovrebbe avere un
impatto troppo alto, ha però una situazione “insostenibile” anche senza il problema della spesa pensionistica per via del debito altissimo, tanto che, secondo Bruxelles, appena la crisi sarà finita, occorrerà avviare un rapido risanamento dei conti pubblici. “L’Italia è assolutamente a medio rischio”, ha commentato il ministro del Tesoro Giulio Tremonti, aggiungendo: “Ci sono lanci di agenzie che dicono: Europa conti pubblici a rischio. E’ una sintesi enfatica”.
Nel capitolo dedicato all’Italia la Commissione sottolinea come
l’Italia dovrebbe migliorare la sua bilancia strutturale
dell’1,4% del pil in modo durevole, anche se la sua posizione è
migliorata rispetto al 2006. “Il problema principale resta quello
del debito, “ben al di sopra della media europea e del tetto del
60% fissato dai parametri di Maastricht, il che pone
significativi rischi per la sostenibilità a lungo termine dei
conti pubblici”, si legge.
Per i tecnici comunitari l’aggiustamento della bilancia strutturale “può avvenire attraverso un aumento delle entrate o un taglio della spesa. In alternativa, il sistema di protezione sociale dovrebbe essere riformato per rallentare l’atteso aumento della spesa legata all’invecchiamento”. Quest’ultimo è pari all’1,5% del pil, al di sotto della media europea del
3,3%. L’aumento del costo a lungo termine dell’invecchiamento “è principalmente dovuto dalla spesa sanitaria e da quella per le cure a lungo termine (in aumento di 1 punto e di 1,2 punti di pil nel 2060 rispetto al 2010), mentre la quota di spesa pensionistica rispetto al pil dovrebbe scendere dello 0,4%”.
Mar
MAZ
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