L’Università dell’Insubria ospita il 27 e 28 novembre ArcheoFOSS 2025, la diciannovesima edizione della conferenza internazionale su Free Libre and Open software, hardware, processes, data and formats in archaeological research. L’evento si terrà nel polo didattico dei Molini Marzoli a Busto Arsizio ed è organizzato dall’associazione LabDig 3A Academy, in collaborazione con il Laboratorio di Antropologia del Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita, diretto dalla prof.ssa Flavia Marinelli.
Un approccio sostenibile e aperto
La conferenza mette al centro sostenibilità e responsabilità digitale, promuovendo pratiche trasparenti, accessibili e condivisibili lungo tutto il ciclo della ricerca archeologica. Tra i temi principali figurano:
- Uso di software, hardware e formati open source (FLOSS)
- Gestione e condivisione dei dati scientifici
- Modellazione 3D e reti semantiche
- Archeologia del paesaggio e documentazione dei contesti funerari
- Workflow digitali per lo studio e la valorizzazione dei reperti
Interdisciplinarità e innovazione
Marta Licata, responsabile del Laboratorio di Antropologia, introdurrà l’integrazione delle tecnologie digitali open source nello studio dei reperti bioarcheologici, illustrando esempi come la nuvola di punti di un cranio archeologico acquisito con scanner a luce strutturata.
Le due giornate rappresentano inoltre un luogo di confronto interdisciplinare tra antropologia, archeologia, informatica e geoscienze, con particolare attenzione a esperienze che combinano innovazione digitale e accessibilità dei dati.
L’accesso alla conferenza è libero e gratuito, fino ad esaurimento dei posti.
Per consultare il programma completo: www.archeofoss.org/2025.













