Pro Patria, ore contate per Greco: oggi il verdetto sul suo futuro

Dopo l’ennesima sconfitta casalinga, Turotti valuta il ribaltone: il tecnico rischia l’esonero, ma la scelta è tutt’altro che semplice. Sullo sfondo il tema rinforzi e una società divisa.

BUSTO ARSIZIO – Il destino di Leandro Greco è appeso a un filo e soltanto oggi – martedì 9 dicembre – si capirà se la società deciderà di sollevarlo dall’incarico o rinnovargli la fiducia. La sconfitta contro la Dolomiti Bellunesi, l’ennesima al “Carlo Speroni”, pesa come un macigno. La prestazione opaca, unita all’episodio del rigore assegnato e poi tolto, ha accentuato l’amarezza di un tecnico che, va detto, ha speso tutto sé stesso per questo progetto.

Greco paga però anche scelte di mercato che forse, col senno di poi, non avrebbe approvato. E il gesto di Sandro Turotti, quella mano passata sul tavolo per mimare una riga da tirare, è apparso come un segnale inequivocabile del malessere del direttore sportivo. «Le colpe sono di tutti», ha precisato, includendo sé stesso: un’ammissione che racconta più di mille parole la delusione per una stagione che sembra avvitarsi sugli stessi problemi dell’anno scorso.

Dopo una giornata trascorsa a riflettere, confrontarsi e valutare ogni scenario, oggi Turotti scioglierà le riserve, comunicando la decisione prima dell’allenamento che aprirà la settimana verso il delicatissimo match di Arzignano. Un altro crocevia, forse l’ultimo, di un girone d’andata che si sta rivelando addirittura più complicato di quello precedente.

Se – com’è probabile – la scelta ricadrà sull’esonero, si apre il capitolo del successore. I nomi circolano: Giacomo Gattuso è una suggestione, Beppe Sannino un sogno complicato, mentre la soluzione più immediata potrebbe essere quella interna, con la promozione momentanea di Francesco Bolzoni dalla Primavera, già stimato in società. Ma la situazione richiede anche una guida esperta, capace di intervenire sul piano tecnico e soprattutto psicologico, perché la Pro Patria di oggi è fragile, sfiduciata e incapace di reagire nei momenti chiave.

Il tecnico, però, non è l’unico dossier sul tavolo. Turotti deve anche mediare tra le due anime della proprietà e programmare almeno due o tre innesti per rinforzare difesa e centrocampo. Ma i rinforzi costano, e non è un mistero che l’attuale maggioranza societaria stia valutando un possibile passo indietro a favore dell’attuale minoranza. Un contesto che complica ogni scelta, tecnica ed economica.

La sensazione è che il tempo sia scaduto. Oggi la Pro Patria potrebbe cambiare rotta. Oppure decidere di resistere ancora con Greco. In entrambi i casi, il margine d’errore è ormai ridottissimo.