Caso Epstein, pubblicati i documenti: censure pesanti e 1.200 nomi oscurati

Tra i documenti emerge anche una denuncia del 1996, relativa a contenuti pedopornografici, che non venne mai approfondita (foto dalla pagina Facebook "The White House")

WASHINGTON – Il Dipartimento di Giustizia ha reso pubblici i documenti relativi all’inchiesta sul finanziere Jeffrey Epstein, ma gran parte del materiale risulta fortemente censurato. Tra le informazioni oscurate figurano i nomi di circa 1.200 vittime, comprese 254 donne indicate come “massaggiatrici”.

Nei file diffusi ci sono anche fotografie che ritraggono Epstein insieme a Bill Clinton, un dettaglio che ha riacceso lo scontro politico. La Casa Bianca, in risposta alle polemiche, ha parlato di un segno di “trasparenza da parte dell’amministrazione Trump”, ma il portavoce dell’ex presidente Clinton ha accusato l’esecutivo di voler spostare l’attenzione proprio per evitare che si parli dei legami tra Trump ed Epstein.

Tra i documenti emerge anche una denuncia del 1996, relativa a contenuti pedopornografici, che non venne mai approfondita. A presentarla fu una donna che all’epoca lavorava per Epstein e che si rivolse all’Fbi, senza ottenere alcun riscontro. Un’assenza d’azione che oggi solleva nuove domande sulle prime segnalazioni ignorate dagli investigatori.