VARESE – Il clima resta incandescente. Mentre dal Comune di Varese arrivano (timidissimi, ndr) messaggi di apertura al dialogo e disponibilità – sanciti da una presa di posizione condivisa da tutti i gruppi consiliari – in Camera di Commercio prevale tutt’altro umore. Sul tavolo c’è il futuro del Colle di Biumo, la valorizzazione del comparto delle Ville Ponti e la possibilità di realizzare una struttura ricettiva immersa nel verde. Un’ipotesi che l’ente camerale considera strategica per il rilancio turistico ed economico della città, ma sulla quale ritiene che dall’amministrazione comunale non siano arrivati segnali concreti.
Il presidente Mauro Vitiello non nasconde la propria irritazione: l’ente camerale rivendica di avere una visione chiara e un progetto considerato da sempre volano di sviluppo, oggi più che mai ritenuto indispensabile per dare forma a quella “Varese del futuro” spesso evocata ma, a loro giudizio, mai realmente perseguita. Una questione che affonda le radici in un percorso iniziato anni fa, quando venne firmato un protocollo di intenti rimasto però, secondo la Camera di Commercio, senza esiti reali.
Da qui la dura presa di posizione: l’ente che rappresenta il mondo produttivo varesino non è disposto a fare passi indietro e chiede che le istanze delle imprese vengano finalmente ascoltate e considerate in modo effettivo nei processi decisionali.
Il confronto, a questo punto, entra in una fase delicata: da una parte l’amministrazione comunale che prova a rasserenare il clima politico, dall’altra la Camera di Commercio che reclama fatti e garanzie precise. Una partita tutt’altro che chiusa, destinata a incidere sul futuro di uno dei luoghi simbolo della città.













