Si sono conclusi nella giornata di sabato i lavori forestali realizzati nel territorio di Cunardo, caratterizzati da una spettacolare operazione di esbosco aereo mediante elicottero. L’intervento ha interessato le Valli dell’Orrido e ha rappresentato la fase finale di un più ampio progetto di sistemazione idraulico-forestale condotto in aree particolarmente impervie e di difficile accesso.
I lavori sono stati eseguiti dal Comune di Cunardo e interamente finanziati dal Consorzio Imbrifero Montano del Ticino, che ha stanziato 8.000 euro per l’intervento. L’azione ha riguardato in modo specifico i reticoli idrici minori, con l’obiettivo di ripristinare il corretto deflusso delle acque e ridurre le criticità legate al rischio idrogeologico.
Nel dettaglio, le operazioni hanno previsto la rimozione di numerose piante schiantate a terra che ostruivano il naturale corso dell’acqua e rendevano difficoltoso il transito lungo i sentieri di accesso. Parallelamente è stata eliminata la vegetazione infestante presente nelle aree interessate, migliorando le condizioni di sicurezza e fruibilità del territorio.
Durante i lavori è emersa anche una significativa quantità di rifiuti abbandonati, rimasti nascosti per anni sotto la vegetazione. La loro rimozione è stata possibile grazie all’intervento dei volontari della Protezione Civile del Piambello, che hanno affiancato le squadre operative completando l’azione di pulizia e ripristino ambientale. L’intera attività è stata supervisionata dai Carabinieri Forestali di Cunardo, che dall’analisi dei rifiuti recuperati hanno acquisito elementi utili per risalire ai possibili responsabili degli abbandoni.
Paolo Sartorio, vicesindaco e assessore al Territorio di Cunardo, oltre che presidente della Comunità Montana del Piambello, ha sottolineato il valore strategico dell’intervento: «Questa attività rientra in una politica di attenzione verso parti del territorio invisibili ai più, perché nascoste e difficilmente raggiungibili, ma che possono celare insidie in grado di trasformarsi in vere e proprie calamità se trascurate».
Sartorio ha inoltre evidenziato la scelta dell’amministrazione comunale di investire in interventi di prevenzione, anche quando non hanno un’immediata visibilità pubblica: «Non sempre è semplice rinunciare a opere sotto gli occhi di tutti, ma questa Amministrazione ha scelto di non dimenticare le zone d’ombra e di impegnarsi con continuità nella loro cura».
Nel ringraziare tutti i soggetti coinvolti, il vicesindaco ha espresso riconoscenza al presidente del BIM Ticino Patrizio Frattini per l’attenzione dimostrata verso la prevenzione del rischio idrogeologico, alla ditta esecutrice Azienda Agricola Provini e ai volontari che hanno contribuito a completare i lavori forestali con la rimozione dei rifiuti, restituendo decoro e sicurezza a un’area di grande valore ambientale.













