ORIGGIO Il cerchio si stringe intorno al pirata della strada che intorno alle 9.30 dell’altro ieri ha travolto e ucciso Gian Maria Tanzi, 38 anni, veneto trapiantato a Briga Novarese, schiacciato da un mezzo pesante mente in sella alla sua Buell arancione percorreva il tratto dell’A8 in direzione Milano che da Cerro Maggiore porta allo svincolo di Origgio Ovest.
Su quel camion ci sono novità: la polizia autostradale di Busto Arsizio ha infatti rintracciato due testimoni dell’accaduto. In particolare una delle due testimonianze si è rivelata significativa. A travolgere Tanzi sarebbe stato un camion telonato di colore bianco con targa italiana; se il numero di targa sia stato reso noto alla polizia non è dato sapere al momento.
Certo è che l’autista si è perfettamente reso conto dell’accaduto: uno dei due testimoni, infatti, ha visto il mezzo mettere la freccia a destra ed accostare per fermarsi. Quindi, sicuro che il camionista avrebbe prestato i soccorsi dovuti, ha proseguito per la sua strada. Così non è stato e l’automobilista l’ha scoperto ieri dai giornali e ha subito contattato la stradale. Quel camion, come confermato anche da un altro testimone, è ripartito dopo aver rallentato lasciando Tanzi a morire sull’asfalto. Un gesto incivile e non inconsapevole: se infatti nei momenti successivi all’investimento c’era il dubbio che il pirata potesse non essersi accorto dell’accaduto, il fatto che esistano testimoni (almeno uno) che abbiano visto il mezzo pesante rallentare e mettere la freccia per fermarsi, dimostra che chi era alla guida del camion si è perfettamente accorto di quanto successio scegliendo di ripartire senza prestare soccorso al motociclista.
La stradale ora sta visionando tutti i filmati delle telecamere poste lungo il tracciato: gli inquirenti sanno quale mezzo cercare e per l’individuazione del pirata potrebbe essere questione di ore. Al camionista, a questo punto, converrebbe costituirsi: così facendo potrebbe cavarsela con una denuncia per omissione di soccorso anziché con l’arresto, direzione verso la quale la polizia sta ormai marciando mentre le segnalazioni si moltiplicano.
f.tonghini
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