Cocquio non dimentica Carla “Ripartiamo dal suo ricordo”

COCQUIO TREVISAGO Ispra non ha restituito, almeno per ora, le mani amputate da Carla Molinari. Le unità cinofile della Squadra ricerca resti umani, sabato mattina, hanno perlustrato palmo a palmo i terreni davanti alla villetta di Ispra di Giuseppe Piccolomo, l’uomo in carcere con l’accusa di essere il killer dell’anziana, brutalmente assassinata lo scorso 5 novembre nella sua villa di Cocquio Trevisago. In attesa che il fiuto dei cani torni a cercare (domenica prossima le unità cinofile saranno in azione in alcuni terreni di Cocquio) Cocquio Trevisago non vuole dimenticare la sua concittadina Carla Molinari.

Nel numero natalizio di “Menta e Rosmarino”, rivista culturale locale, che è stato presentato ieri sera alle 21 nella sala consiliare di Gavirate, la redazione ha deciso di ripubblicare l’intervista a Carla realizzata da Nuccia Cassarà nel mese di febbraio 2007 e poi pubblicata sul numero di aprile 2007. «Ripubblicare l’intervista – spiega il direttore Alberto Palazzi – era il modo più corretto per ricordarla». L’articolo è preceduto da un commento affidato alla penna di Adriano Biasoli, redattore e collaboratore di “Menta e Rosmarino”. Nelle parole di Biasoli la volontà di ricordare una concittadina così brutalmente uccisa e allo stesso tempo il desiderio di ricominciare. «Vogliamo ripartire pensando a Carla – scrive Adriano Biasoli – non come vittima di una tragedia ma come una presenza dolce e gentile che continuerà ad accompagnare il nostro cammino lungo le strade del paese che amiamo».

L’animo di Cocquio Trevisago è segnato, finire alla ribalta delle cronache nazionali ha scosso tutta la popolazione, soprattutto le persone anziane, tanto da richiedere l’intervento di due psicologi, messi a disposizione dal Comune grautitamente al servizio di chi avesse bisogno di un sostegno in un momento difficile per l’intera comunità. «Per un paese – sottolinea Biasoli – il modo peggiore di conquistare la notorietà è quello di apparire nella cronaca nera». L’improvvisa notorietà per un omicidio dai tratti cosi feroci ha messo a nudo le ansie della gente, abituata a vivere in un paese piccolo e grazioso ma sempre discreto e lontano dalle luci della ribalta. «Purtroppo è accaduto proprio a Cocquio Trevisago – prosegue il redattore di “Menta e Rosmarino” – che è il luogo natale di questo giornale, pensato per dare gusto e sapore alla vita di tutti i giorni». E proprio al ritorno alla vita tranquilla di prima, magari a tratti monotona, ambiscono i cittadini di Cocquio Trevisago. «E dalla vita di tutti i giorni vogliamo ripartire – conclude Biasoli – ricordando Carla Molinari con l’intervista rilasciata nel febbraio 2007 alla nostra Nuccia Cassarà». La stessa intervistatrice ricorda nel suo articolo «la grande affabilità e l’amabilità di Carla che mi accolse nell’atmosfera famigliare della cucina della sua casa». Casa che è diventata luogo dell’orrore e ma “Menta e Rosmarino” e Cocquio Trevisago vogliono ricordare Carla per la sua dolcezza e gentilezza.

b.melazzini

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