Roma, 5 mar. (Apcom) – Rosalba Pippa, in arte Arisa, vincitrice
delle Nuove Proposte a Sanremo con la canzone ‘Sincerità’, si
definisce buffa e simpatica, racconta di amare le parodie che
fanno di lei e fa capire di non essersi ancora abituata alla
popolarità. “Sanremo è finito da due settimane, io non sono già
un’artista – ha spiegato oggi la cantante – questo è un mondo a
volte accogliente, altre denigrante. Me la vivo fin quando ci
sono. Il modo in cui sono cresciuta mi ha permesso di rapportarmi
con persone di ogni estrazione sociale senza inibirmi. Ad esempio
se Paolo Bonolis durante il Festival avesse voluto parlare con me
di filosofia io gli avrei detto, senza tanti giri di parole, che
avevo due a scuola in questa materia. Secondo me siamo tutti
uguali, probabilmente la vita di campagna ha influito su di me in
questo modo”.
Arisa, ventiseienne cresciuta a Pignola, è un po’ preoccupata
per l’attenzione che i media le stanno dedicando e non è troppo
entusiasta di apparire nei programmi televisivi. “Non amo
interagire con Lory Del Santo, devo dire la verità – ha
commentato Arisa, ospite ieri in un programma Rai –
fondamentalmente noto più interesse per il personaggio che per la
musica e per il disco. E’ vero che devo dimostrare la gratitudine
che provo per chi mi ha dato la possibilità di diventare
popolare, spero che sia per la mia simpatia. Vorrei che
l’interesse nei miei confronti si spostasse di più sulla musica,
sul disco, sul live. Io sono un po’ ovunque in questo periodo, ma
non vorrei che questa situazione mi si rivoltasse contro. Quello
che non mi piace è essere presa ‘per il naso’ da chi mi invita”.
Le imitazioni che fanno su di lei non le danno fastidio. “Adoro
le parodie che fanno di me – ha detto – amo quando mi imita mia
sorella Sabrina. Io credo di essere una persona buffa, di avere
una verve di simpatia che condisce le mie giornate. Spero che le
persone non si stanchino di me e che non vedano questo mio
continuo apparire come una palla al piede”.
Il suo primo album, di cui è autore principale il suo compagno
Giuseppe Anastasi, si apre con tre canzoni autobiografiche:
‘Sincerità’, ‘Io sono’ e ‘La mia strana verità’. “Io osservo il
mondo in modo analitico, cerco di capire tutto quello che c’è
dietro alle storie e alle persone. Le prime tre canzoni del disco
sono state cucite su di me, altre c’erano già. Ad esempio,
‘L’uomo che non c’è’ Peppe l’aveva già scritta. Mi ha fatto
pensare a Bridget Jones e ho desiderato cantarla. Anche ‘Pensa
così’ esisteva già, era stata scritta per una persona che non
credeva più in se stessa. Mi piace qui l’idea di usare gli
animali, elementi puri, per dare un messaggio semplice e
importante: ognuno di noi rappresenta una pepita, un essere
prezioso e unico. Il brano è un invito a credere in se stessi”.
Con semplicità e originalità Arisa ha espresso il suo parere su
alcuni brani contenuti nel disco ‘Sincerità’. “Sento mie tutte le
canzoni, ma forse amo di più ‘La mia strana verità’ – ha
raccontato la cantante – quando Peppe me l’ha cantata mi sono
messa a piangere, non credevo possibile che una persona potesse
conoscermi così a fondo. Alcuni pezzi sono scritti in
collaborazione con Marco Conidi. Ad esempio ‘Abbi cura di te’ e
‘Te lo volevo dire’, che racconta un tradimento esplicito prima
delle nozze, consumato in un piccolo paese. Immagino questa
ragazza che torna a casa disperata dalla madre e le dice di
mettere via l’argenteria che il matrimonio non si fa più. Secondo
me ci si potrebbe fare un video, me la immagino tipo la figlia di
Fantozzi. A me piace che le tematiche vengano trattate sempre con
ironia, che vengano alleggerite”.
La cantante ammette che ora la sua vita sia diversa da quella
che faceva prima, nel suo paesino. “Potenza non è una città che
viene nominata spesso, immagino che sia contenta di avere i
riflettori su di sé per aver ‘generato’ una cantante. Per la
prima volta ieri ho avuto i paparazzi davanti alla porta di casa
che chiedevano a me e Peppe di baciarci. Capisco che qualcosa è
cambiato, prima prendevo i mezzi pubblici, ora mi vengono a
prendere a casa”.
Arisa in passato aveva anche tentato la strada di ‘Amici’.
“Avevo vent’anni quando ho fatto i provini per partecipare ad
‘Amici’, ma io non sono sempre stata uguale a oggi. Spesso in
passato cercavo di soffocare la mia natura. Penso che la
consapevolezza e la forza di una persona dipendano anche dalla
sua maturità, ed io all’epoca non ero matura”.
Quello ha dato più piacere alla cantante è stato il gradimento
da parte sia del pubblico che dei critici. “Essere simpatica a
mamme, zie, bambini e avere la sala stampa dell’Ariston che mi ha
accolto acclamandomi mi ha reso felice. Mi ha fatto capire che
non ho sbagliato nulla, la mia strada è quella giusta. E dopo
anni di interrogativi quest’accoglienza mi ha dato tanta
soddisfazione”.
Caw
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