La birra fa sopportare anche la neve La prova? In un pub inglese

Sotto la neve, su lo spirito. In una Gran Bretagna che perde i pub più veloce della luce, chissà che un brindisi durato tre giorni non serva da amuleto virtuale contro una crisi mai vista nel regno di Sua Maestà la birra. Ha fatto il giro del mondo la notizia del Capodanno forzatamente più lungo: Yorkshire, 60 inglesi rinchiusi per 72 ore in un pub per via della nevicata che li ha tagliati fuori dal mondo. Loro non si sono afflitti. Se al Grande Fratello (specchio di certe case e uffici) le liti ci mettono un nanosecondo a esplodere, nel locale britannico si è tenuto alto non tanto o solo il gomito, bensì

il morale. Consolazione per i disagi vissuti anche dalle nostre parti per le nevicate e per quelli che verranno. Ma anche conferma del fatto che se davvero i pub spariscono, non significherà che si berrà meno: semplicemente, si comprerà l’alcol al supermercato con il rischio della desolante immagine della lattina in mano mentre si è inebetiti, più che dalla birra, dalla televisione. Insomma, non ci sarà più sobrietà, ma meno socialità. Del resto, che stare insieme sia impresa difficile è ribadito dalla stessa Gran Bretagna. E’ altra notizia di queste ore che un giovane inglese, dichiarato in un concorso ” sposo dell’anno”, è fuggito con una fotomodella tre mesi dopo. A tutta birra.

m.lualdi

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