Tutta Comerio piange il fiorista scomparso

COMERIO È ancora in Francia il corpo di Enzo Battista Ossola, il fiorista di Comerio falciato sul lungomare di Antibes il primo gennaio, proprio nel giorno del suo sessantaseiesimo compleanno. «Non ce lo hanno fatto neppure vedere perché sono in corso le indagini della magistratura» dice il figlio Fabrizio. «Non sappiamo neanche quando lo potremo riportare qui, ma penso che per i funerali bisognerà aspettare almeno una decina di giorni».
Il paese ieri pomeriggio era silenzioso.

Ma la piccola via Cavour, dove viveva Enzo e dove ancora vive la moglie Carla, è stata un via vai di amici e conoscenti. Tutti con gli occhi rossi di pianto e una buona parola per i parenti del povero Enzo. Anche il sindaco di Comerio, Carlo Ponzellini, si è detto addolorato per l’accaduto. Gli Ossola sono una famiglia molto stimata nel paese: Enzo, la moglie e il figlio si davano il cambio per mandare avanti il negozio di fiori sulla via Garibaldi.
Nessuno avrebbe mai pensato che il destino si accanisse sulla loro vita proprio adesso, quando Enzo era diventato nonno di due splendide nipotine e aveva messo insieme i risparmi di una vita per acquistare una casa ad Antibes. Un lusso a cui dedicava poco tempo perché, nonostante l’età, gli sembrava sbagliato togliere energie alla bottega ereditata dal padre. Una passione, quella dei fiori, che aveva tramandato al figlio e che gli donava sempre nuovo entusiasmo.

Sta meglio la moglie Carla che ha assistito alla tragedia. Lo conferma il figlio Fabrizio. Ma, secondo don Augusto Cereda, la signora è ancora in stato confusionale. «Sono andato a trovarla questa mattina (ieri per chi legge)» racconta don Augusto. «Sicuramente non si è ancora resa conto di quello che è accaduto. È un po’ disorientata, così come tutto il paese è scombussolato». Don Augusto conosceva bene Enzo Battista Ossola, da sempre “il fiorista del paese”: «Era un uomo tranquillo e affabile, che amava lavorare. Adesso è il tempo della preghiera, perché solo la fede può aiutare la sua famiglia in un momento così difficile. Ho detto a Carla di trovare sostegno nell’amore che li ha sempre accompagnati». Proprio su richiesta della famiglia Ossola, giovedì sera, alle 20.30, nella chiesa di Comerio, verrà recitato il rosario.
Nel frattempo sono attese novità sul fronte delle indagini. Le autorità francesi hanno interrogato sia Carla, sia il conducente dell’auto pirata per ricostruire esattamente la dinamica dell’accaduto.

Ad investire Enzo Ossola, e a scaraventarlo venti metri lontano dal luogo dell’impatto, è stata una Fiat Idea che non si è fermata subito. Ma che è poi tornata indietro. All’interno della vettura c’era una famiglia di Torino che si è giustificata dicendo che l’uomo camminava in mezzo alla strada. Ma ci sono testimoni che sostengono che Enzo Ossola si trovasse sul marciapiede, sul lungomare vicino al castello di Antibes. A prestare le prime cure un medico che passava in auto e che si è subito fermato. Vani però i suoi tentativi: Enzo Ossola era già morto.
Adriana Morlacchi

f.tonghini

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