SARONNO «Sembra la storia del pifferaio magico: ci sono topi che corrono per la strada in pieno giorno: senza contare le “incursioni” notturne nelle cantine e nei garage». Ricorre alle immagini della nota fiaba dei fratelli Grimm Geltrude Grisorio, una saronnese di 72 anni, per raccontare la precaria situazione con cui si trovano a fare i conti i residenti della zona tra via Marconi e via Monte Grappa. Nelle ultime settimane, infatti,
i residenti si sono ritrovati a fare i conti con una vera e propria invasione di topi: «C’è stato un vero e proprio boom – spiega – prima si limitavano a vivere nelle aree dismesse ora hanno “colonizzato” anche gli scantinati dei condomini e delle case vicine. Prima la loro era solo una presenza sporadica, ma adesso li si può vedere correre nelle aree verdi e nei cortili anche in pieno giorno».
Un problema con cui è costretta a fare i conti persino la sede saronnese dell’agenzia delle entrate che proprio ieri pomeriggio è stata sottoposta ad un intervento di derattizzazione. Parlando con i residenti appare subito chiaro il punto d’origine «arrivano tutti dalla capannoni dismessi dell’ex Parma ormai trasformati in una discarica a cielo aperto». Proprio dietro l’agenzia delle entrate, infatti, ci sono alcuni capannoni con porte e finestre distrutte che in passato hanno ospitato l’azienda di cassaforti Parma. Da qualche anno la zona è diventata territorio di conquista per gli extracomunitari senza fissa dimora che vi trascorrono la notte in giacigli di fortuna.
Una presenza testimoniata da cumuli di spazzatura che crescono, giorno dopo giorno, nel cortile tra i capannoni. Resti di cibo, bottiglie e sacchetti fuori sono sparsi un po’ ovunque come gli escrementi umani. «È proprio quella, i rifiuti e la sporcizia, la causa dell’invasione di topi
con cui siamo costretti a fare i conti». Alla luce di questa situazione i cittadini chiedono l’intervento dell’amministrazione comunale affinché inviti i proprietari dell’immobile a ripulire lo stabile, per eliminare il problema dei topi, e a sigillarlo in modo che in futuro non si verifichino altre incursioni.
f.tonghini
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