Torino, 20 gen. (Apcom) – Da qualche ora ormai sulle statali 24 e 25 della Valsusa all’altezza di Condove rimbomba in modo incessante il frastuono dei bastoni che percuotono ritmicamente i guard rail delle strade. E’ la nuova forma di protesta, rumorosa, e già messa in atto ieri durante i blocchi autostradali sulla A32, dei No Tav di fronte agli schieramenti di Polizia e Carabinieri che stanno presidiando l’avvio della nuova trivellazione nella stazione ferroviaria di Condove-Chiusa San Michele, in Valsusa. Questa mattina la stazione è stata chiusa, anche
se in questo momento alcuni treni in arrivo da Torino avrebbero effettuato la fermata, riferiscono fonti del movimento No Tav, e si sono registrati alcuni momenti di tensione. “Ho chiesto di poter salire sul treno avendo pagato il biglietto (una tecnica di ostruzionismo già sperimentata negli anni passati, ndr) – spiega Alberto Perino, leader del movimento no Tav – ci siamo presi qualche spinta, io ho preso una ginocchiata al basso ventre e sono caduto per terra”. Ma lo stesso Perino, minimizza la portata del contatto con le forze dell’ordine.
“Avevano probabilmente ordini ferrei di non malmenarci, hanno alzato i manganelli ma non li hanno abbassati su di noi – ha aggiunto con una battuta – E’ arrivato il dirigente della questura per mediare e rimettere a posto le cose”. Per mezzogiorno è prevista una prima assemblea No Tav. Intanto da Susa fonti del presidio No Tav precisano che la trivella in azione ieri sul sito S65 è stata spostata di alcuni metri ma non sta effettuando nessun altro scavo.
Gde
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