Nouakchott, 26 gen. (Apcom) – Un cittadino del Mali, arrestato a fine dicembre in Mauritania, è stato incriminato e incarcerato a Nouakchott in connessione con il rapimento, il 18 dicembre, di due italiani rivendicato da al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi). Lo ha reso noto una fonte giudiziaria.
“Il giudice anti-terrorismo del tribunale di Nouakchott ha incriminato il presunto terrorista per la sua implicazione nel sequestro di due italiani e per appartenenza ad una organizzazione che ha per fine di compiere atti terroristi” (normalmente l’Aqmi, ndr), ha precisato la stessa fonte.
L’imputato, Abderrahmane Ould Imidou, che è stato rinchiuso nel carcere di Nouakchott, era stato fermato nel sud est della Mauritania alcuni giorni dopo il rapimento nella regione di una coppia di italiani – Sergio Cicala e la moglie Philomene Kaboure – che a bordo di un minibus erano diretti nel vicino Burkina Faso.
Abderrahmane Ould Imidou era finito in manette mentre faceva acquisti in un mercato di Teidatt, non lontano da Kobenni, nei pressi della frontiera con il Mali. L’agenzia online Ani (Agence Nouakchott d’informations) aveva affermato nei giorni dell’arresto che l’uomo aveva confessato di aver collaborato con i sequestratori avendoli informati sul movimento dei due italiani in cambio di una ingente somma di denaro.
L’Aqmi tiene attualmente prigionieri sei ostaggi europei: un francese, i due italiani e tre spagnoli, tutti rapiti fra novembre e dicembre tra Mauritania e Mali.
(con fonte Afp)
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