Firenze, 30 gen. (Apcom) – “Io sono rispettoso del Parlamento, che è sovrano, ma guai a ritenere il Parlamento riottoso rispetto a una opinione che si espone”: lo ha detto Nicola Mancino, vicepresidente del Csm, parlando del processo breve nel suo intervento all’inaugurazione dell’Anno giudiziario 2010 a Firenze. “Siamo in un sistema democratico ed è giusto ascoltare – ha proseguito – poi nella sovranità decidono i vari livelli istituzionali e in ultimo il Parlamento. Se vogliamo la ragionevolezza e la giustezza, si può dire che non necessariamente un processo deve andare a tre gradi di giudizio ma guai se si ferma perché è finito il tempo”.
Secondo Mancino infatti “la ragionevole durata è un concetto elastico, perché c’è processo e processo: ma se al passare del termine entro il quale il processo si deve esaurire il risultato è quello dell’estinzione del processo, e della caduta dei diritti – ha concluso – non credo che abbiamo imboccato una strada giusta”.
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