Strappo nel Carroccio Giannoni candidato sindaco

SARONNO Colpo di scena del mondo politico saronnese: Sergio Giannoni consigliere comunale della Lega Nord si candida come sindaco sostenuto dalla Lega Padana. Già nei mesi scorsi Giannoni aveva acceso i riflettori sul malcontento interno alla sezione saronnese del Carroccio: «Pretendevano che mi omologassi al pensiero degli altri – spiega – quando ho criticato l’alleanza stretta con Pdl e Saronno Si-cura hanno iniziato a storcere il naso e quando ho raccontato lo stile bulgaro delle elezioni del direttivo mi hanno declassato da militante a sostenitore». Insomma un tira e molla che durava da diverso tempo che ha portato alla definitiva rottura: «Ho cercato più volte di risolvere la situazione: sarebbero bastate delle scuse che invece non sono mai arrivate». Così Giannoni ha deciso di saltare il fosso ed entrare nella Lega Padana. Il nuovo candidato sindaco scenderà in campo con altri esponenti leghisti a partire da Giuseppe Zaffaroni, esponenti del Carroccio saronnese sin dagli anni Ottanta: «Ci sono scelte che non sono piaciute a molti come quella, presa a Varese, di correre con il Pdl». E proprio in tema di alleanze Giannoni mette subito

le carte in tavola: «Qualsiasi decisione sarà presa in base ai programmi e non alle ideologie. Credo che solo dopo esserci contati al primo turno potremmo valutare la situazione. Quello che è certo è che non ci alleeremo con i palazzinari». Il quadro delle candidature dunque si fa più complesso, con l’arrivo del quinto uomo, dopo Michele Marzorati, Pierluigi Gilli, Luciano Porro e Angelo Proserpio. Dopo il colpo di scena arriva anche la fine del tormentone degli ultimi mesi: l’ufficializzazione dell’ingresso dell’Udc nell’alleanza tra Lega, Pdl e Saronno Si-cura. In serata è arrivata la comunicazione ufficiale della segreteria del partito di Casini che spiega di aver accettato all’unanimità l’invito a entrare nella coalizione. «Abbiamo presentato al candito sindaco un documento programmatico e metodologico contenente cinque punti ritenuti imprescindibili – spiega il segretario Ettore Baldini – Marzorati l’ha condiviso e ne ha garantito l’applicazione e così abbiamo accettato di sostenerlo». Tra i temi del documento la destinazione di Palazzo Visconti come biblioteca, il mantenimento di 8 assessori (ma con il costo di 6) e la creazione entro luglio di un’Agenzia per la famiglia. Sara Giudici

s.bartolini

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