La sfida di Marzorati parte dal commercio

SARONNO Parte con una stoccata agli avversari politici la conferenza stampa della coalizione di centrodestra che sosterrà Michele Marzorati come candidato sindaco alle elezioni del 28 e 29 marzo. «Ho sempre evitato polemiche e questa sarà l’unica che mi concederò – ha dichiarato Marzorati in apertura del suo discorso ieri mattina a Villa Gianetti – A coloro che amano dipingere il centrodestra come litigioso e diviso, voglio fare presente che non siamo noi ad avere un ex vicesindaco che ha scelto di correre in solitaria». L’allusione alla dipartita di Angelo Proserpio con Tu@Saronno dalle schiere del centrosinistra rappresentate da Luciano Porro, ha introdotto quella che l’eurodeputata del Pdl Lara Comi, presente al tavolo di lavoro, ha definito «una squadra forte e unita, che darà vita a una campagna elettorale diversa, senza critica, ma con i fatti in primo piano». In lizza una formazione rappresentata nella Sala del camino da Enzo Volontè e Ciro Scognamiglio (Pdl), Alessandro Fagioli (Lega Nord), Ettore Baldini (Udc), Vito

Tramacere (Saronno Si-cura) e da probabili nuovi ingressi. Sì perché, anche se in via non ufficiale, Marzorati ha annunciato l’adesione alla sua candidatura della lista civica Unione saronnesi di centro, realtà politica decennale che conta tra le sue schiere Fausto Gianetti, assessore della prima giunta Gilli, e Giulio Lenzi. Sembra inoltre quasi certo l’avvicinamento di Dario Lucano, leader di Noi per Saronno, alla coalizione guidata da Michele Marzorati.Una compagine di centrodestra che si augura grandi risultati attraverso «la politica delle cose e attuando una buona amministrazione» spiega il candidato, che mette tra i punti del suo programma l’attenzione alla famiglia, la vivibilità, la tutela dell’ambiente, un’attenta politica giovanile e il recupero della vocazione commerciale di Saronno. «I negozi di vicinato sono sempre più piegati dalla concorrenza dei centri commerciali – spiega infatti Marzorati –. A risentirne non sono solo i commercianti, ma tutta la comunità: la desertificazione di centro e vie limitrofe porta a una città meno viva, meno frequentata e quindi meno sicura».

e.romano

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