Busto Arsizio «Bastano 5 mila euro. Altrimenti ti contestiamo un milione e mezzo di evasione fiscale, diamo il via ad altri accertamenti che coinvolgono la Finanza e effettuavamo controlli anche sui conti relativi al 2008, 2007, 2006, 2005…». Questa la minaccia rivolta ad un’imprenditrice gallaratese titolare della «Promovideo» (sede amministrativa a Senago), o meglio a lei attraverso il suo commercialista, sempre di Gallarate, dai due funzionari della dogana di Busto arrestati il 5 marzo dai carabinieri della stazione di Senago, compagnia di Desio, gruppo di Monza.
A finire in manette (entrambi ai domiciliari) due doganieri, Giuseppe Sanicola, 61 anni, numero due della dogana bustocca, e Vincenzo Aprile, 49 anni, il primo originario di Trapani ma residente a Busto, il secondo napoletano residente a Legnano, autori della tentata concussione con in aggiunta istigazione a delinquere, bloccati dai carabinieri di Senago su mandato del pm di Busto Valentina Margio. Il tutto si traduce in una mazzetta, «un vizio – ha detto ieri il procuratore di Busto Francesco Dettori – che evidentemente i funzionari pubblici italiani non hanno completamente perso».
Il 25 febbraio Sanicola e Aprile, il primo capo dell’altro, entrambi funzionari pubblici autorizzati a compiere accertamenti fiscali, effettuano una verifica alla «Promovideo».I due contestano all’azienda un’evasione fiscale (assolutamente artefatta) pari a un milione e 400 mila euro. Palesata la multa non veritiera, chiariscono come con 5 mila euro nelle loro tasche i titolari della ditta ne usciranno senza grossi danni. Il commercialista gallaratese denuncia il fatto ai carabinieri di Senago il 2 marzo.
Quindi si accorda con i due doganieri per il pagamento della tangente. Che avviene sotto gli occhi dei carabinieri: Sanicola viene arrestato immediatamente, il complice (che quel giorno si dà malato), viene fermato a casa propria dopo che Sanicola lo chiama, intercettato, per dirgli che la transazione è andata a buon fine. La coppia lavorava a Busto dal 2001: Sanicola ha persino proposto al commercialista di fare “consulenze” simili su altri clienti.Simona Carnaghi
f.artina
© riproduzione riservata