Tra pirati e vampiri A Varese è già Carnevale

VARESE È cominciato ieri, con un tappeto di coriandoli sulla via Astico, ad Avigno, il Carnevale 2010 della città giardino. Anche se Varese festeggia seguendo i tempi del rito ambrosiano e quindi con una settimana di ritardo rispetto al resto d’Italia, da anni le parrocchie hanno preso l’abitudine di anticipare la festa per le vie del centro con delle mini-sfilate per le strade dei rioni la domenica precedente al giovedì grasso.Travestimenti e carri hanno dunque debuttato nel pomeriggio di ieri d Avigno, Valle Olona e Giubiano per la gioia dei bambini e ragazzini che hanno potuto fare le prove generali per la grande parata del Re Bosino, rinunciando in alcuni casi alle maschere più belle che devono rimanere una sorpresa per il Carnevale vero e proprio. Come si diceva ad aprire le danze, nel primissimo pomeriggio, è stata la sfilata per le vie di Avigno aperta dai 30 ottoni della banda di Velate mascherati a tema libero, tera lottatori di judo, clown e pupazzi.Il carnevale 2010 però ha un suo tema, scelto dalla diocesi di Milano: l’esplorazione. E allora eccolo il carro di Avigno: un galeone che sembra essersi appena schiantato sugli scogli. Lo scafo è inclinato ma i coraggiosi esploratori che lo popolano non perdono il sorriso e la speranza: «In cima all’albero maestro un vero corsaro con barba e benda sugli occhi continua a guardare l’orizzonte «perché anche nelle situazioni difficili non bisogna mai smettere di sperare», spiega il signor Paolo, capo-mastro dei volontari del rione con giacchetta, pantaloni alla zuava e scarponcini da montagna utili a scoprire nuovi mondi. «Andiamo sempre a fondo

nelle cose», ironizza la scritta sulla vela del galeone mezzo inghiottito dalle onde e circondato da oggetti indispensabili all’avventura, dal bambino bussola, alla bimba-mappa.Una fauna più eterogenea quella che si è data appuntamento all’oratorio di Valle Olona dove non mancavano coccinelle, tartarughe e pulcini. Ben tre i carri preparati per questa sfilata dalla squadra di volontari del rione: Pikachu, il re dei Pokemon, circondato da coloratissime «winx» e supereroi di ogni tempo compreso un’irrefrenabile superman, e poi Pongo e Peggy giganti circondati davvero da una carica di 101 cuccioli dalmata di ogni dimensione, compresi nonni e papà. Infine c’era la Sirenetta in carta pesta con l’amico Nemo e un nonno per re tritone seguito da un carro più piccolo con tutte le strane creature del mare, secondo la fantasia dei ragazzi di Valle Olona. Tra loro anche un gruppo di giovani vampire ispirate alla fortunata sagra Twilight. Hanno puntato più sulla festa di piazza che non sulla sfilata la comunità pastorale Don Gnocchi di cui fanno parte le parrocchie di San Carlo, Giubiano, Bizzozero e Lazzaretto. Per loro appuntamento davanti al Bingo,all’angolo di via Tagliamento, con giochi e attività organizzate dagli animatori e infine una sana merenda per tutti. Qui tra le maschere più popolari meritano una menzione speciale le fatine, coloratissime con ali e bacchette, una tribù di indiani spadaccini di ogni epoche e regione e un’intera squadra di bucanieri. Tra le maschere più originali un Gabibbo con gli occhiali da sole e mamma e figlia clown accompagnate da papà «tavola imbandita» con un’irripetibile menù a base di «torta in salsa di formiche».

e.marletta

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