SARONNO Ha conquistato i commercianti, ma ha suscitato le ire dei pendolari. Il pomo della discordia è il piano dei parcheggi recentemente approvato dall’amministrazione comunale per tentare di risolvere il problema della carenza dei posti auto intorno alla Ztl. Con l’entrata in vigore del nuovo progetto, infatti, sono stati eliminati 700 posteggi gratuiti e senza limiti di tempo in centro, per creare più stalli per i residenti e regolati con il disco orario. Una linea guida che ha subito ottenuto il plauso dei commercianti. Spiega il direttore dell’Ascom cittadina Mario Nazeri: «L’essenziale è che la gente abbia posti auto a disposizione, che siano a pagamento o zona disco non ha importanza. Una persona che viene a Saronno per fare spese o per delle commissioni deve trovare un posto auto libero, senza bisogno di girare ore e ore». Questo è proprio l’obiettivo del Comune, che punta ad aumentare il turnover delle vetture in modo da garantire più parcheggi liberi.Nettamente contrari alle novità sono invece i pendolari e i cittadini che lasciano la macchina
intorno allo scalo ferroviario per utilizzare il treno. «Sarebbe giusto – commenta Stefania Mainardi 35enne – favorire il turnover dei posteggi in centro se in periferia, o meglio se ad una distanza pedonale dalla stazione, ci fossero sufficienti stalli per il bacino d’utenza della stazione; ma visto che la realtà non è questa, mi pare una decisione iniqua». Gli fa eco Susanna Arena pendolare da quasi 4 anni: «Non capisco perchè per garantire un parcheggio per chi arriva in città a fare shopping si debba costringere chi utilizza lo scalo di piazza Cadorna alla guerra del posteggio oppure a fare chilometri a piedi». Più propositivo il commento del 29enne Marco Troisi: «Il piano parcheggi ha sottolineato lo scarso utilizzo dell’autosilo di via Milano perché, così come si è attivata per garantire un maggior turnover dei posti in centro, l’amministrazione non si mobilita anche per i pendolari? Si potrebbe studiare un ridimensionamento delle tariffe in modo da favorire l’utilizzo dell’area di sosta che potrebbe diventare un serbatoio prezioso per chi si reca in stazione».
e.romano
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